Parte V - L’elaborazione e la sicurezza
Beh tutto il male possibile l’ho detto comprese le mie disavventure d’acquisto; ma c’è qualcosa di buono in questo Portatile?
Si .. lavorandoci sopra si.
Ad esempio sostituendo il M.2 carciofo originale con un bel Samsung EVO 850 da 250Gb e raddoppiando anche il banco di Ram portandosi quindi a 16 Gb.
Molti Portatili come sapete sono dotati di uno sportello sul fondo che da l’accesso alla Ram ed al disco. Questo implicitamente vuol dire che siete autorizzati ad effettuare la sostituzione o l’implementazione senza invalidare la garanzia.
Il Manuale Toshiba della famigliola riporta un bel disegnino di uno sportello il che vuol dire che qualcuno dei modelli ce l’ha ma non è il caso del Pro A30-C-135; ergo, se si apre addio garanzia.
Bisogna tentare sperando che il Costruttore non abbia messo su qualche vite un adesivo intoglibile senza strapparlo o forarlo spia di un intervento non autorizzato; yuppiiii, Toshiba ha risparmiato anche sull’adesivo, si può procedere.
Parto con il più vecchio trucco dello sventratore di Portatili, ovvero mi faccio su un foglio di carta uno schemino della posizione delle viti e della loro lunghezza. Toshiba è maestra nel miscelare viti lunghe e corte nei suoi chassy e non esiste niente di peggio che forzare una vite lunga nella sede di una corta perché i danni alla ferraglia interna a cui si fissa il fondo sono garantiti.
Il fondo si fa estrarre con facilità e posso finalmente accedere ad ispezionare l’interno del PC.
Nella sede che sugli altri modelli ospita il disco meccanico da 2,5” Toshiba ha montato un telaietto adattatore su cui è avvitato il M.2.
Ai lati della sede da 2,5” sono stati posizionati degli angolari in silicone e con pochi centesimi il Direttore Marketing ha potuto vantare che la famigliola ha il disco insensibile agli urti in base ai test H.A.L.T. (Highly Accelerated Life Test), effettuati dall’Istituto Indipendente Tedesco TÜV Rheinland®, che simulano tre anni di uso del Notebook.
Mai con così poco si è ottenuto così tanto!
Tolgo il telaietto e cambio il M.2 facendo solo un po’ di attenzione nel richiudere poi le delicate piattine di collegamento.
Ovviamente per cambiare il M.2 basta svitarlo senza togliere il telaietto ma da curiosone ho voluto esaminare meglio la sua fattura ed i suoi collegamenti; questa operazione si può tranquillamente evitare.
Per la Ram l’operazione è ancora più semplice essendo solo da infilare e bloccare nel pettine vuoto e …
… viene immediatamente rilevata senza problemi.
Si richiude seguendo lo schemino; mai, ripeto mai fidarsi della memoria.
Vengo subito al risultato.
Più che parlarvi dei Test che ovviamente ho fatto numerosi sul disco, sul Processore e sulle USB 3 mi piace sottolineare questo dato:
in avviamento mi svernicio i MAC e credetemi non è poco; sto Toshibozzo elaborato è letteralmente un siluro.
Per la sicurezza nel pippone sul PC fisso illustrerò una ingegnosa soluzione hardware per spegnere i dischi di storage e difendermi dal Ramsonaccio cattivo.
Sul Portatile questa soluzione non è applicabile per cui l’unica sicurezza sono le copie Acronis.
Una bella Iso di Acronis auto-avviante partendo dal Masterizzatore che a questo punto diviene utilissimo ed eseguo copie mensili dell’intero M.2 (che è diviso in varie partizioni) su un Hdisk portatile esterno.
Se malgrado le mie buone difese software, la prudenza e l’attenzione vengo centrato da qualcosa di brutto, restoro dall’HDisk portatile la pià recente copia Acronis e riparto senza problemi dopo qualche minuto se non per la noia degli aggiornamenti di rito avvenuti nel mese. (Windows, AntiVirus, iTunes etc)
Ovviamente è con Acronis che ho potuto sostituire il M.2 di dotazione con il Samsung EVO 850 dando poi una sistemata alle partizioni del disco che è il doppio come dimensione dell'originale con l’impareggiabile Minitool Partition Free. Ma l’appetito vien mangiando ed ho appena ordinato la versione da 500 Gb dello stesso M.2.
Concludo la parte positiva sottolineando la ventola veramente molto silenziosa e credetemi da vecchio Recensore di PC-Silenzioso quando parlo di Silent so quello che dico.