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Originariamente inviato da Perseverance
Dovrebbe essere così in teoria, xò purtroppo in pratica non lo è. Anche tu fossi programmatore, ma chi te lo fa fare di andare a vedere il sorgente di un software che nemmeno usi in cerca di bug? Il codice è aperto, ma in quanti lo guardano? e chi è capace di debuggarlo?
Non fraintendermi io la penso come te.
Il discorso NSA è più complicato di così cmq, non solo pagano, ma se vogliono attaccare un sistema lo studiano, dalle resistenze usate ai chip al software che ci gira sopra, alla fine acquisiscono così tanta conoscenza che lo conoscono meglio di chi lo ha inventato.
Ti rimando alla lettura di questo articolo un po' vecchiotto ma attualissimo come non mai, così capisci un po' come la penso io (anche in vista del futuro delle Internet of Things IoT): http://theinvisiblethings.blogspot.i...-security.html
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Non ho ben capito come la pensi, nel senso che prima dici che dovrebbe essere così, ma non lo è ..e poi dici che la pensi come lui (/me); ad ogni modo, non è che il discorso del "controllo condiviso del codice" open source è da intenderesi come una roba tipo: "..questa mattina mi sveglio e mi metto a spulciare le righe di codice alla ricerca di una falla-bug-problema..ecc..".
Diciamo che per la mia esperienza ho sempre visto che i problemi vengono risolti per spunti degli utenti (le bug list) o xké dal momento che in tantissimi lavorano sui progetti (sia sul codice principale presente ad esempio su ghithub, sia sulle varie branch disponibili), l'errore "salta fuori".
Ovviamente questa è la mia opinione basata sulla mia esperienza