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Originariamente inviato da Erotavlas_turbo
Vero, ma passare a un kernel con licenza diversa dalla GPL non risolverebbe questo problema.
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Potrebbe o non potrebbe. Quello che rende e' possibile, e' utilizzare un modello di sviluppo che mantenga la retrocompatibilita' delle api in-kernel o, nel caso in questione, un microkernel con un'interfaccia per i driver retrocompatibile.
In questo caso puoi usare lo stesso driver con diverse versioni del kernel. Come avviene con Windows in pratica, che puoi usare driver per 7 con 10.
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Originariamente inviato da Erotavlas_turbo
Le versioni "reali" (quelle fornite dai produttori) di android sono comunque closed source e non presentano questo problema.
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Beh no, il kernel e' sempre GPL e non puoi utilizzarlo senza rispettarne la licenza. Questo non e' un problema per chi realizza applicazione user, ma lo e' per chi realizza i driver. Infatti il driver puo' essere fornito come blob binario, collegato al kernel tramite un pezzo di codice staticamente linkato al kernel ( Nvidia fa cosi' ad esempio ).
Nel caso di Android viene fornito in gpl ( spesso ma non sempre ) la parte kernel di un driver, mentre la parte specifica per Android e' solo binaria. Ad esempio i driver grafici sono fatti cosi'. Certo la domanda che sorge e' oltretutto semplice, ovvero perche' diavolo non forniscono driver opensource, che tanto non e' che dentro ci sono i segreti di Atlantide.
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Originariamente inviato da Erotavlas_turbo
Passando a un kernel come fuchsia i componenti closed source binari sarebbero comunque necessari e non verrebbero integrati nel kernel (a meno che i produttori non rilasciassero il sorgente).
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Ma il modello di sviluppo cambierebbe totalmente, grazie al fatto che e' un microkernel. E cambiando la licenza, si potrebbero aggiungere componenti senza dover rilasciare il tutto come opensource.
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Originariamente inviato da Erotavlas_turbo
Dal punto di vista delle licenze, non tecnico, il vantaggio di abbandonare linux a favore di fuchsia è solo di google.
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A me viene il dubbio che Google ci possa guadagnare qualcosa. Google ha aggiunto poco e niente al kernel, mentre si e' avvalso di una valanga di tecnologie implementate per Linux da altri.
Se ci guadagnano qualcosa, e' in termini di non dover avere a che fare con la comunita' Linux e poter avere il totale controllo sull'evoluzione del progetto. Pero' il problema e' nato principalmente da loro. Se seguissero le regole e manutenessero il codice come si deve, invece di lasciare in giro solo schifezza, magari la loro roba verrebbe accettata per l'inclusione nel main line.