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Old 05-05-2017, 07:22   #3
cignox1
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--La verità è che quello che è nella mente di una persona è suo personalissimo incontestabile patrimonio culturale, e non si può imbrigliare la potenzialità che tale patrimohio porta con se.

Sono d'accordo, ma questo pone comunque un sacco di questioni aperte su come una societá possa proteggere 'il segreto del proprio successo'. Inoltre ci sono casi in cui il "riserbo" sulle conoscenze ricevute é esplicitamente rafforzato, come nel caso di un avvocato che cambia studio e non puó utilizzare le conoscenze acquisite su un certo cliente.

-con contratti più o meno capestri che vincolano il dipendente ad un periodo di "neutralità" (magari pagata) prima di passare ad azienda concorrente

clausola di non concorrenza. Ce l'ho anche io. Mi pare un metodo abbastanza facile da implementare e relativamente sicuro. Il problema é, peró, che se la mia specializzazione é di un certo tipo, corro il rischio di non poter progredire nella mia carriera perché non posso offrire quello che so fare meglio.

Peró ti do ragione: non posso 'dimenticare' quello che ho imparato, e non posso lavorare al meglio, se non posso offrire il meglio di ció che conosco.

Il brevetto, a questo punto, rimane l'unica opzione per garantire che un dipendente non possa comunque usare ció che conosce.
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