Originariamente inviato da Personaggio
Gia in questo momento oltre il 70% dei lavori potrebbe essere sostituito dall'automazione e se non lo si fa è per un motivo ben preciso: il costo nel breve periodo è troppo elevato e il lavoratore costa ancora di meno.
Anzi, per assurdo l'impiegato quello classico che lavoro sul foglio Excel, che scrive le procedure su Word, o che legge e gira le mail con Outlook, oggi è molto meno oneroso da sostituire con l'automazione, quello che fa lui lo può fare un algoritmo ben congeniato magari da una IA, che migliora col tempo. Quindi potremmo trovarci in una situazione dove i lavori in una catena di montaggio, in una azienda metallurgica, o in una miniera ancora effettuati da umani, mentre il lavoro impiegatizio automatizzato.
L'idea alla "Star Trek" dove sulla Terra non gira contante ma tutto funziona intorno al volontariato, è oggi una utopia, ma non significa che non ci sarà un giorno. Il problema è che la moneta è l'unica cosa che permette di creare una differenza sociale. Chi ha il potere oggi, senza moneta lo perderebbe, ma sa bene che il progresso diminuirà continuamente la forza lavoro, e se nessuno compra i servizi ed i beni prodotti perché non c'è lavoro, il sistema economico collasserebbe. Il vero problema è che prima si arriverà al collasso poi cercheranno una soluzione, ovviamente la soluzione la cercheranno gli stessi che hanno causato il problema.
Ma il passaggio di mezzo è tutto da vedere.
Una enorme crisi occupazionale nel 3o settore distruggerebbe in particolare l'occidente (Usa, EU, Giappone, Sud Corea) che diventerebbe debole nei confronti di chi basa la sua economia sulla manifattura (BRICS: Brasile Russia, India, Cine e Sud Africa) e sulle materie prime (Medio Oriente e ancora la Russia). Questi vedendo l'occidente in crisi (e non la "crisi di oggi" ma parlo del 50/60% di disoccupazione con le vie piene di senza tetto, e delinquenza all'ordine del giorno che porterà o ad una anarchia o ad una dittatura) potrebbero benissimo attaccarlo militarmente e dar vita alla 3a guerra mondiale.
Un guerra disastrosa che ridurrà la popolazione almeno del 20/30% che non avrà ne vinti ne vincitori, dalla quale col tempo forse e dal basso uscirà fuori un economia nuova, basata sulla risorsa e non più su debito.
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