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Originariamente inviato da demon77
va beh.. mia ho detto condivisibile da tutti.
quello di Armani poi lo trovo un esempio un po' infelice visto che appunto Armani è quello che fa la camicia in cina e poi la porta in italia, ci mette l'etichetta "armani", e così lo chiama "made in italy" e lo vende a venti-trenta-cinquanta volte il prezzo di partenza.
Sulla base di questi fatti ribadisco il "senza rimorsi".. senza contare il fatto che pure gli altri telefoni son fatti in cina. Le maestranze italiane sono a bocca asciutta in ogni caso.
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Quello di Armani è un esempio per nulla infelice...
La questione delocalizzazione è una cosa che si fa a livello mondiale ormai, abbiamo trovato manodopera a basso costo e ci si sono fiondati tutti, con la conseguenza che abbiamo desertificato l'industria manifatturiera in occidente e oggi ne paghiamo le conseguenze. Ma questo è un discorso troppo lungo che esula da questo thread..
La questione invece è un'altra, un conto è delocalizzare in Cina facendo assemblare (cucire nell'esempio) prodotti sotto licenza dell'azienda ordinante, un conto è copiare pari pari senza chiedere alcun permesso...sfruttare i prezzi dovuti a mano d'opera a basso costo in fabbriche senza alcun standard raggiunto dopo anni di sacrifici e lotte.
Sai quantificare i danni? non odierni ma alle generazioni future che si ritrovano un deserto, condite da politiche, tipicamente Italiane, che non aiutano la diversificazione e un livello fiscale impossibile?
Questo è il problema...