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Originariamente inviato da GTKM
Il bilanciamento attuale in cosa consisterebbe?
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La situazione attuale vede una società che è ben adattata al livello di automazione attuale.
Il tuo discorso lo avranno fatto anche dai tempi della rivoluzione industriale, e ti rammento che a quell'epoca rappresentava l'inizio, e per tal motivo da lì in poi ci fu un incremento dell'automazione che mai più vedremo in futuro.
Seguendo il tuo ragionamento a quest'ora dovremmo avere una percentuale di disoccupazione che supera almeno la metà e invece così non è ( nonostante siamo cresciuti di numero ), il chè vuol dire che queste "
transizioni" sono assorbibili.
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Quindi, l'ex magazziniere di cui sopra, che dovrebbe fare? Lo lasciamo morire di fame sotto un ponte, così che i grossi impresari possano aggiungere uno zero al conto in banca?
L'importante, ovviamente, è che le disavventure le subiscano gli altri.
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Io prima di tutto penso che la rimozione di tutti quegli impieghi che non richiedono alcun tipo di "
interazione intellettuale" e che possono essere rimpiazzati dalle macchine, altro non farebbero che incrementare il livello medio di cultura, intellettualità e creatività della società.
E per il discorso economico non si tratta solo di aggiungere uno zero agli imprenditori, ma anche do avere a disposizione strumenti / oggetti a costo minore e che prima non erano accessibili.
E' dalla seconda metà del 700 che si va avanti in tutto il mondo.
In passato quì in Italia c'è stato un gigantesco esodo dei popolani del sud sia verso il nord Italia che all'estero, come reazione all'avvento dell'industria.
Quindi la tua teoria che "
non verranno creati altrettanti posti di quelli persi" non regge o almeno fa acqua, altrimenti dovremmo far parte del 3° mondo e non mi pare.
Tornando al discorso "
disagiati" le cose nella vita a volte possono andare male, lo si deve accettare.