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Originariamente inviato da Paoletta Corsini
Detta così suona decisamente male. Si son accorti che la scelta conservatrici della rivale, alla fine, si son rivelate più valide. L'architettura di base del Pentium-M, gli ingegneri israeliani di Intel, l'hanno concepita contemporaneamente con quella denominata Netburst, la prima si è messa da parte in favore di questa, poi rispolverata in ambito portatile ed adesso se questi rumours son veri (come penso) verrà estesa anche alle soluzioni desktop. In ambito server le strategia son confuse, credo che itanium non sarà il futuro, entro 5 anni capiranno di aver investito male tutti questi milioni di dollari di ricerca
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detta così sembra quasi che Intel sia alla frutta
di passi falsi, visto lo share di mercato nelle loro mani se ne possono permettere diversi, il passo + difficile sarà forse il convincere l'utente finale che il cambio di rotta porterà ad un miglioramento delle prestazioni, dato che finora si è quasi sempre ragionato in Mega-Ghz.
Ma anche per i servers, nonostante tutto il caos possibile, nelle soluzioni di fascia medio-bassa, a vedere quello che propongono le varie società di housing/hosting, lo Xeon è largamente utilizzato.
Poi se si troveranno in difficoltà, magari + sul 64bit, credo che paradossalmente potrà essere un vantaggio per noi.
AMD con +mercato, + introiti potrà confrontarsi + "alla pari" con Intel e dar vita ad uno scontro ( n uguale) simile a quello nelle schede video.