Io aggiungerei un paio di dettagli.
1) "saggiare" il funzionamento dell'impianto elettrico per l'eventuale uso di dispositivi powerlined. i cinesissimi tp-link dispongono di un paio di software diagnostici molto interessanti, che mostrano la qualità del collegamento (ed anche la posizione fisica degli apparati). Hanno un effetto collaterale piuttosto fastidioso, ovvero settano da soli il loro IP (!!!!) fregandosene di DHCP e così via. Però per un test vanno bene, sono economici e risparmiano tanti grattacapi, soprattutto in aziende di produzione che usano la trifase
2) considerare la possibilità di disaccoppiare elettricamente la connessione internet (diciamo per semplicità "il router") dalla rete tipicamente in rame (diciamo la LAN), mediante un paio di optoaccoppiatori (o meglio di convertitori fibra-rame) e un trattino in fibra (basta anche un metro).
In tal modo eventuali fulmini che arrivino dalla linea dati (doppino telecom per capirci) non arrivano allo switch, con possibili effetti devastanti (tipo guasto di una decina di server in un colpo solo).
costano poco, quelli cinesi anche per gigabit (giusto per andar sul sicuro nel caso di futurissime evoluzioni di connessioni "fibra" molto veloci... moooolto future...)
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