Quote:
Originariamente inviato da Simonex84;
No, sta dicendo che il signor Spotify che vuole lucrare usando la piattaforma Apple (e di conseguenza i suoi utenti) è giusto che paghi una commissione e non lo faccia a scrocco.
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La questione è un po' più complessa.
In questo caso il problema è la concorrenza sleale: Apple non solo prende soldi per il servizio fornito da altri, ma gli oppone un proprio servizio con un evidente vantaggio competitivo (pagare una percentuale a se stessi ha un certo vantaggio).
Data la forza delle piattaforma Apple, è evidente come un comportamento del genere possa essere anticompetitivo.
Vorrei poi capire quanto è lecito il blocco dell'aggiornamento. Se Spotify non avesse mai inserito l'opzione del passaggio all'abbonamento premium come acquisto in app, Apple non avrebbe potuto bloccare nulla (se non l'intera applicazione).
Si tratta quindi di un trattamento "ad hoc" per Spotify che è suo diretto concorrente (e questo sarebbe abbastanza grave), o non è concesso a nessuna applicazione di sottoscrivere abbonamenti al di fuori dell'App Store?