La questione della stanza e dei campi di calcio non l'ho capita, ma fa nulla.
Pero' andando a leggere per benino l'articolo in originale (e i suoi rimandi) si capisce che e' proprio la supply chain il cuore del discorso.
E' tutto prodotto li' ! Dai pannelli alle viti, agli "impiegati"(mi si passi il termine) che hanno gli skill per "assemblare" (anche qui in senso lato) il prodotto.
Cose che, sigh, sob, purtroppo in USA (Europa ?) non si trovano. Balle !
O meglio : In realta' l'ipocrisia e' proprio questa !
Dando il la' all'outsourcing (che nasce per il costo della manodopera), hanno creato un mercato, una domanda di prodotti e di persone.
Alla quale la Cina furbamente ha risposto, probabilmente piu' velocemente del resto del mondo (beh, facile, basta tralasciare etica e sostenibilita', no ?).
A mio giudizio si potrebbe provare ad iniziare a riportare qui la produzione di UN prodotto, piano piano, magari, tutto tornera' qui.
E anche le scuole, le universita', sforneranno persone per rispondere alle nuove domande. Ci vorra' solo un certo tempo, fisiologico, per l'adeguamento.
Sui prezzi, beh...c'e' la libera concorrenza. Questi sono gli USA.
Un paese pazzesco nel quale davvero ti interroghi come abbia fatto Donald Trump a diventare...ehm...Donald Trump
TheMac