giovedì 24 settembre 2015
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C'è una falla nel lockscreen dell'ultima versione del sistema operativo mobile di Cupertino, sempre più sulla breccia quando si tratta di problemi di sicurezza e "caccia al bug" con premi milionari
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Roma - Ad appena una settimana dalla distribuzione dell'upgrade da parte di Apple, iOS 9 è già sotto pressione per la scoperta di una falla di sicurezza potenzialmente molto pericolosa: l'origine del problema è nel lockscreen, e nel fatto che per procedere allo sblocco parziale basta premere i tasti (virtuali) giusti al momento giusto.
I problemi con il lockscreen
non sono una gran novità per l'OS mobile di Cupertino, e nel caso specifico si parla della possibilità di invocare Siri dopo aver inserito quattro codici di accesso non corretti: digitando tre caratteri al quinto tentativo prima che iOS proceda a bloccare il terminale, occorrerà tenere premuto il tasto home per richiamare l'attenzione dell'assistente di Apple.
https://youtu.be/_giVIDKwRr4
Nonostante a questo punto il gadget dovrebbe essere bloccato,
denuncia chi ha scoperto la falla, con Siri si potrà comunque accedere ai contatti in rubrica e alle foto salvate sul dispositivo. Il "trucco" non funziona nel caso in cui Siri sia stato configurato per non essere disponibile su un terminale bloccato.La nuova "falla" di iOS9 non è grave al punto da essere paragonata alla
breccia recentemente aperta nell'App Store da XcodeGhost, o magari da poter riscuotere taglie milionarie come nel caso della caccia ai bug di alto profilo
promossa dalla startup ZERODIUM. Nondimeno il problema esiste, e i suoi possibili effetti negativi aumentano in proporzione alle stime di adozione di iOS9 comunicate in questi giorni da Apple (50 per cento).
È probabile che Cupertino risolva il bug del lockscreen in un prossimo update per il suo OS, anche se un primo aggiornamento è stato già distribuito ma
non prende in considerazione il problema in oggetto: iOS 9.0.1
corregge alcuni bug nel completamento del setup guidato dopo l'upgrade, nel malfunzionamento di allarmi e timer, nella distorsione dei frame con i video in pausa e nella potenziale perdita di dati su una connessione cellulare con APN personalizzato.
Alfonso Maruccia
Fonte:
Punto Informatico