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Originariamente inviato da bobafetthotmail
No, le aziende grosse non muoiono dall'oggi al domani (in generale non muoiono ma qualcuno le compra almeno per il marchio o cambiano nome).
Quello che cercano di evitare come la peste è di avviare una spirale regressiva. Dove a minori profitti seguono minori investimenti, e quindi minori innovazione, che porta a minori profitti, e via che riparte il ciclo.
Sono strategie avanzatissime basate su studi di mercato, che in italia non fa nessuno.
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Ah quello è sicuro

Infatti, sia chiaro, non sto dicendo che non debbano licenziare mai, ma non si dica che è una cosa "immediatamente" necessaria, ecco.
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Originariamente inviato da bobafetthotmail
Se non hanno le qualifiche per fare qualcosa di meglio io che ci faccio?
non è come da noi che i laureati puliscono per terra mentre le capre raccomandate mandano in rovina la ditta. (le capre raccomandate sono comunque un problema globale)
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Rispondevo ad un commento precedente in cui si parlava di mancanza di voglia dopo un tot di tempo.
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Originariamente inviato da bobafetthotmail
In una azienda di piccole-medie dimensioni, specialmente se una cooperativa dove il capo non è un padrone ma uno dei lavoratori, ci si conosce di più, il collega non è solo un drone dell'uffico accanto.
L'unità di intenti che dà l'essere un socio della ditta per cui lavori è un ottimo sprone a lavorare bene o prendere a schiaffi chi non lo fa.
Più l'azienda cresce, meno contano i singoli lavoratori e meno si sentono parte di qualcosa (i giapponesi ci riescono per ragioni culturali ma noi no). Se una cooperativa è troppo grande, anche se tecnicamente una cooperativa, ha classi dirigenti fisse, e lavoratori trattati maluccio.
In generale, il comunismo come ideologia funziona ottimamente su scale piccole. Il futuro potrebbe essere questo, comunismo incapsulato in un meccanismo capitalista.
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Concordo assolutamente
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Originariamente inviato da cdimauro
A voi le valutazioni. Io me ne esco fuori.
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Ah beh, effettivamente, direi che gli articoli dipingono la situazione in maniera un po' "tragica".
Che poi, magari, tra qualche anno Intel arriverà a 110.000 dipendenti, ad esempio, e nessuno scriverà nulla.