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Old 14-01-2015, 12:09   #11
bobafetthotmail
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Originariamente inviato da demon77 Guarda i messaggi
In primis è poco corretto parlare di "programma" nel senso tradizionale del termine, caratteristica peculiare dell'intelligenza artificaile è appunto quella di prendere decisioni autonome sulla base di dati in ingresso e soprattuto quella di modificare il proprio comportamento sulla base dell'esperienza.
Un programma è solo una serie di procedure rigide.
Una macchina non prende decisioni nel senso "umano" (romantico) del termine, reagisce in modo rigido (e non per forza logico) agli stimoli.
Dato che una macchina in sè non fa nulla, gli serve un programma, una lista di procedure e reazioni a stimoli.
AI o non AI, senza un software l'hardware non gira, punto.

Sotto tutti i punti di vista anche un cervello biologico è una macchina, perchè si comporta come tale. Solo che la complessità è molto maggiore quindi i possibili risultati più difficili da prevedere. Non so se hai notato che gli esseri umani tendono comunque a comportarsi in modo abbastanza simile e prevedibile salvo alcune eccezioni...

Sempre dato che una AI è stata creata da terzi si possono facilmente scegliere parti del programma limitate dove può imparare dall'esperienza, e lasciare altre read-only.

Muovendo il parallelo sugli esseri umani questo "blocco irrazionale al cambiamento di un dato aspetto" si potrebbe descrivere come un condizionamento, una dipendenza, delle pulsioni irrefrenabili, seguire un proprio codice morale interno. Non mi sembrano cose così strane per un essere umano.

Per dire, ci sono persone "malate di lavoro". Quale sarebbe il problema per un sistema artificiale? Gli importa solo di fare il suo lavoro e di farlo bene. Bum, fine delle discussioni etiche. Fare quello che fa gli piace. Assumendo che debba per forza avere emozioni per funzionare, che non è detto.

Una AI generalista e autonoma porta una valanga di domande su chi siamo noi.
E sticazzi l'emancipazione degli schiavi 2.0. Quella roba non è nuova e francamente la tematica ha anche un pò rotto le scatole.

Qui la cosa rivoluzionaria è l'essere forzati a riconsiderare l'idea di essere umano da zero dato che le differenze tra un umano e un programma artificiale diventeranno sempre meno distinguibili.

No perchè la macchina sappiamo cos'è (l'abbiamo creata noi..) ma non c'è la stessa certezza sul cosa siamo noi.

Quote:
quando la "siri" di turno sarà tanto avanzata da raggiungere livelli di ragionamento identici a quelli di un essere umano.. e quando questa "siri" prenderà autocoscienza raggiungendo quindi a tutti gli effetti lo status di essere vivente..
Non so se hai notato, ma io non ho detto che è impossibile, ma che non c'è un granchè di impeto alla creazione di nuova vita artificiale per ragioni legali ed economiche.

E francamente avere autocoscienza è completamente irrilevante per il 99.99% degli utilizzi. Sono macchine, schiavi.
Non è necessario avere una vita ed una famiglia e che abbiano emozioni per fargli compiere il loro lavoro meglio e con più motivazione di un essere umano medio. Abbiamo accesso al programma, ricordi?

E la ragione economica principale la dici tu nella frase dopo:

Facile immaginare che come minimo pretenderà di essere trattata come tale.. si apriranno questioni "etiche" non da poco.

E tutti i soldi investiti nella sua creazione? Eeeeee...... ma mi sa proprio che fanno un restore dai backup.

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il termine INTELLIGENZA non è del tutto spiegabile.
Nel senso che la definizione di intelligenza è molto vaga.

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Detto questo, secondo me, non si riuscirà mai a realizzare un qualcosa che ha una sua intelligenza identica o superiore a quella dell'essere umano.
Penso sia impossibile.
Questo non ha senso a livello puramente concettuale.

Se non ammetti la presenza di entità soprannaturali come anime o cose così, basta che la tecnologia progredisca abbastanza da poter riprodurre fedelmente un cervello umano con i circuiti neurali corretti.

Se fai girare questa riproduzione fedele su un sistema artificiale, è solo una questione di tempo prima che l'hardware riesca a reggere ritmi di funzionamento più veloci di quelli di un cervello umano.

E questo senza tenere conto delle eventuali migliorie applicabili dopo che si è capito come funziona un dato circuito neurale.
Il cervello umano si è evoluto con FORTI limitazioni dal punto di vista dell'efficienza, più volte ci sono stati casi dove è stata preferita l'efficienza più stupida ad una intelligenza più dispendiosa.
Un sistema artificiale ha molte meno limitazioni da questo punto di vista.

Ultima modifica di bobafetthotmail : 14-01-2015 alle 13:19.
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