Questa è la favola che tutti noi consumatori potremmo auspicare.
La verità è che da posizione dominante, Valve comincia a veder sempre più concorrenza alle sue spalle. Nell'ambiente Windows, infatti, si son moltiplicati gli store che vendono giochi digitali, spesso dei produttori stessi.
Abbiamo EA con il suo Origin, abbiamo Ubisoft con il suo Uplay, abbiamo Microsoft (negli USA). Tutti questi produttori, pur di vendere i giochi fino a qualche anno fa bussavano alla porta di Valve pur di aver spazio nella sua vetrina STEAM.
Oggi la situazione sta cambiando e, dopo aver gridato al complotto contro Windows 8 che avrebbe "distrutto il mondo dei videogiochi" (solo perché integrava lo store Microsoft) ha studiato un piano.
"Mi faccio un OS tutto mio con uno store tutto mio così, se vorranno vendere ancora giochi, dovranno venir a bussare alla mia porta come un tempo."
Peccato che nessuno abbia intenzione di abbandonare Windows per il mero piacere di farlo, i risultati strabilianti sulle prestazioni non sono arrivati e richiederebbero ulteriore supporto che i produttori non hanno nessun intenzione di fare.
E qui si infrange il sogno di Gabe, quello d'esser l'unico signore di un Pianeta e, contemporaneamente, proprietario dell'unica catena di Fast Food.
CIAWA