ONEPLUS - CRITICHE E QUESTIONI CONTROVERSE
UNA DOVEROSA PREMESSA
- OnePlus è una startup che ci prova per la prima volta con un progetto molto ambizioso, in un settore tanto difficile quanto saturo. È facile aspettarsi che commetta qualche errore e che vi possano essere aspetti ancora da migliorare.
- OnePlus One è sotto i riflettori di tutti. È uno dei telefoni più chiacchierati del momento. Anche il più piccolo rumors, viene riportato in breve tempo da tutte le testate di settore, blog, forum, ecc.
Ha i su oi fanboy, i suoi nemici, se ne parla di continuo e viene detto tutto e il contrario di tutto.
DUBBI SUL GORILLA GLASS
In seguito a graffi, rotture e lamentele varie, alcuni utenti hanno cominciato a chiedersi se il vetro adottato fosse realmente il
resistente Gorilla Glass 3, fino tanto che
il 3 dicembre viene pubblicata una
lettera aperta dove viene chiesto a OnePlus di fare chiarezza in merito. A sostegno dell'accusa di aver mentito a riguardo, il fatto che sul sito ufficiale
Cornig Gorilla Glass, il OnePlus One non compare nella lista di prodotti verificati e autorizzati ad usare il Corning® Gorilla® Glass trademark a scopi pubblicitari/promozionali.
l'11 dicembre, dopo aver contattato il proprio fornitore, arriva
la risposta di OnePlus dove sostanzialmente afferma che acquista i propri display (touch + vetro) pre-assemblati dal fornitore TPK. Non sono quindi clienti diretti di Cornig e per questo OnePlus non compare in quella lista. Come ad esempio non compare nemmeno Sony, probabilmente per via dello stesso metodo di approvigionamento.
Come ulteriore prova mostra un
documento confidenziale fornito da TPK stessa dove alla voce "material" è riportata la sigla
Cornig 2320 che sta ad indicare il Gorilla Glass 3.
REFURBISHED?
7 utenti hanno avuto il sospetto di aver acquistato un terminale non nuovo di fabbrica e accusato OnePlus di rimettere in commercio terminali ricondizionati, cosa che
per legge non può fare. I sospetti sono dovuti a dettagli tanto variegati quanto opinabili, come presunti residui di polvere, di pellicola, segni di usura.
Clamoroso il caso di un utente che ha tentato un file recovery ed è saltata fuori una foto fatta da chissà chi.
il 4 dicembre
OnePlus risponde alle accuse tramite il proprio forum. Riassumendo, sostiene di aver contattato questi utenti e fatto verifiche interne risalendo a data di produzione e spedizione di ciascun terminale. Esclude quindi eventuali errori da parte della logistica e
dimostra l'impossibilità di un eventuale ricondizionamento in una finestra temporale (data produzione - data spedizione) così breve. Ciò non dimostra però che non sono state utilizzate per la produzione componenti recuperati da RMA rientrati o che un ricondizionato non possa avere una data produzione aggiornata.
Per quanto riguarda lo strano quanto clamoroso caso della foto, hanno fatto delle indagini e sono risaliti tramite l'indirizzo email ad un francese che ammette di aver scattato quella foto, ma con uno Xiaomi. Dichiara di non aver mai acquistato, nè posseduto un OnePlus One. Ad oggi non sanno ancora come sia stato possibile che quella foto fosse lì.
LA QUESTIONE INDIANA
26 Novembre 2014 Cyanogen Inc. (quella che sviluppa l'OS CyanogenMod dedicato a OnePlus One) ha stipulato una accordo con il quale
concede alla Micromax l'esclusiva per il territorio indiano di essere l'unico produttore di device equipaggiati con CyanogenMod, sotto il brand "Yu". Questo significa quindi niente CyanogenMod per il OnePlus One in India. La notizia è stata resa nota il 26 novembre, pochi giorni prima del lancio ufficiale del OnePlus One in India previsto per il 2 dicembre, lancio che ovviamente è stato annullato. Una mossa incomprensibile per moltli, anche per OnePlus stessa. C'è chi parla già di rottuar e in effetti dev'essere stato un duro colpo.
28 Novembre 2014 OnePlus rilascia
un comunicato sul proprio blog
Quote:
"È stato deludente sapere da Cyanogen solo il 26 novembre che avevano concesso diritti esclusivi ad un'altra società in India ed è veramente un peccato che un impegno così grande per i nostri utenti indiani non sarà accolto come si deve. Il OnePlus One continuerà ad essere sostenuto a livello globale e ricevere OTA frequenti. Non possiamo spiegare la decisione di Cyanogen perché non la capiamo pienamente neanche noi stessi”
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OnePlus rende noto inoltre che
inizierà a creare da sola i propri firmware grazie a un team di sviluppo Android interno, con l'obiettivo di realizzare una variante del sistema operativo "stabile, veloce e leggera". La parola d'ordine è "l'esperienza utente prima di tutto", pertanto non ci saranno
bloatware, né interfacce grafiche troppo esuberanti e verrà mantenuto il Material Design della più recente versione del sistema operativo di Google. Nel comunicato la società fa sapere che una prima build basata su Lollipop è prevista per febbraio. In più, la società promette su OnePlus One un supporto di 2 anni a partire dalla prima release.
05 Dicembre 2014 Cyanogen Inc.
risponde con un comunicato che riporta sul suo blog. La situazione richiede molta diplomazia.
Quote:
We had not commented earlier as we believe in treating our partners and users with the utmost respect.
We are proud of the work we did on the OnePlus One. Through our collaboration with OnePlus, we demonstrated the power of strong hardware and software tuned for exceptional performance. To clarify misinformation out there, the OnePlus One will get OTA firmware updates for all global devices, including global devices for our users in India. Rather than have misinformation continue to circulate out there, we felt it important to bring this matter to rest.
As we look to the future, we want to continue to push the envelope and take the Cyanogen OS to new heights. Our strategic partnership with Micromax and the new YU brand of devices will enable us to bring high quality, amazing experiences to our users in India. Our commitment is and always remains to be a user-centric company, and we will support our users wherever our OS is distributed.
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In pratica mettono in evidenza il
romanticismo della loro mission e l'impegno incentrato verso la comunità degli utenti alla quale non smetterà mai di dare supporto, ovunque sia installato il sistema operativo.
Non fa cenno alcuno invece riguardo l'accordo meno romantico e più materialistico siglato con Micromax. Ok per il supporto, ma resta il fatto che avendo ceduto l'esclusiva su territorio indiano, CyanogenMod non potrà essere installato sui futuri smartphone prodotti da OnePlus. Come si comporterà ora OnePlus? Rinuncerà semplicemente al mercato indiano? E se Cyanogen firma altri accordi esclusivi con altri produttori in altri stati? L'ipotesi più plausibile rimane quella iniziale: fine del sodalizio OnePlus/Cyanogen e comincieranno a produrre il loro OS in casa.
18 Dicembre 2014 Viene reso pubblico il contenuto della email tra OnePlus e CyanoGen Inc.
Quote:
OnePlus: I’m guessing there’s some misunderstanding. Shall we talk about it during your visit in December?
Cyngn: Carl. We will be terminating our relationship with one plus. I will get back to you with more details shortly.
No misunderstanding. We have no reason to meet in sz [Shenzhen]. We are terminating.
Carl….Any and all communication in regard to oneplus and cyanogen must go through vik and myself.
We will halt support for oneplus devices immediately…..I am also requesting that oneplus stop using the cyanogen brand in any marketing collateral or communication in India.
Frank also cc’d is our general council. If you have any specific questions send them to all of us.
K
Sent from my iPad
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Cyanogen esprime senza troppi giri di parole il proprio pensiero, ossia quello di interrompere immediatamente il rapporto con OnePlus e con esso il supporto al One senza apparente motivo.
I comunicati stampa di Cyanogen avuti in seguito sono un po’ confusi, il primo dei quali conferma gli aggiornamenti per tutti, per poi negarli ai modelli indiani. Micromax nel frattempo richiede (e ottiene) agli organi competenti che OnePlus One sia bannato dal territorio indiano.
CAMPAGNA SMASH THE PAST
Il 25 Aprile 2014 OnePlus lancia una campagna marketing di dubbio gusto che chiede
ai 100 partecipanti selezionati di realizzare un video dove distruggono il loro smartphone, per poi premiare i video più originali con la possibilità di acquistare un OnePlus One a 1$. La campagna ha dato luogo a circa 140.000 video di smartphone distrutti da parte di utenti non selezionati che, presi dall'euforia, hanno male interpretato il regolamento.
La campagna è stata molto criticata per via dell'inquinamento ambientale causato dagli smartphone distrutti e della pericolosità dell'operazione. Successivamente il regolamento è stato modificato offrendo ai 100 partecipanti la possibilità di donare lo smartphone in beneficenza alla Medic Mobile charity.
video della campagna -
iPhone 5s distrutto -
Galaxy S4 distrutto
CAMPAGNA LADIES FIRST
Il 13 Agosto 2014 OnePlus lancia un concorso aperto solo alle donne, che dovranno postare sul forum una loro foto mostrando il logo di OnePlus (per verifica). Gli utenti dovranno poi votare le foto migliori e le 50 più votate riceveranno in premio una T-Shirt OnePlus e un invito. Il concorso è stato annullato poche ore dopo a causa delle accuse sessiste da parte della stampa. Alcune foto:
Foto1 Foto2 Foto3 Foto4
ONEPLUS: STARTUP O È TUTTA UNA MONTATURA?
OnePlus si fa conoscere tramite il web come una startup giovane e indipendente, intenzionata a realizzare
lo smartphone definitivo: caratteristiche hardware di alto livello, design curato, OS dedicato open source, estremamente customizzabile, nessun investimento pubblicitario, nessuna filiera di distribuzione, basso prezzo: il Flagship Killer! Una Startup che promette un costante supporto e sviluppo per almeno due anni, vicina alla comunità, che ascolta e raccoglie i feedback e suggerimenti degli utenti.
Un progetto ambizioso, rivoluzionario,
romantico, che ha suscitato la curiosità di molti. Uno smartphone fatto da appassionati per appassionati.
Nonostante la premessa, le somiglianze tra il OnePlus One e il Find7 della OPPO non sono passate inosservate. Così come non è passato inosservato il fatto che il CEO di OnePlus è Peter Lau, ex dirigente della OPPO. Il sospetto che vi sia un legame non ben precisato con OPPO è quasi una certezza. Daltronde una startup non è fatta solo di buone idee. È probabile che Oneplus condivida le stesse linee produttive di OPPO e che si rivolga agli stessi produttori di componentistica dai quali riesce ad acquistare (grazie a OPPO) nonostante la domanda limitata a pochi pezzi. Probabile sfrutti anche gli stessi canali logistici di OPPO dato che il lancio del prodotto è avvenuto in 3 continenti.
Nonostante ciò, Pet Lao ha sempre negato che OnePlus fosse una consociata di OPPO, portanto avanti la linea della sturtup indipendente: "siamo due cose completamente differenti". Successivamente in un
articolo pubblicato da Gizmochina.com viene reso noto
un documento proveniente dal SIPO, Shenzen Municipal Market Supervisory Autorithy, che dimostra che OnePlus è una controllata 100% (sussidiaria) della OPPO Electronic. Il giorno seguente viene rilasciato il seguente comunicato:
Comprendiamo la confusione, soprattutto alla luce del fatto che molte persone stanno scoprendo solo ora il marchio OnePlus. Ma, come abbiamo detto fin dall’inizio, OnePlus è una società gestita separatamente, che però ha in comune alcuni investitori di OPPO.
Uno di questi investitori è OPPO Electronic. OPPO Electronic è una società di investimento e non la stessa cosa di OPPO Mobile. OnePlus è, inoltre, in trattativa con altri investitori.
ASSISTENZA E POST-VENDITA
Decisamente da migliorare. Non aspettatevi assolutamente un post-vendita tipo quello della Apple.
Tutto viene gestito tramite ticket e, basandoci sulle testimonianze degli utenti, con molta lentezza nelle risposte, tal volta preconfezionate.
In caso di RMA potrebbero essere necessari anche 2 mesi per la sostituzione.
Alcuni problemi allo schermo o al touch, non sono stati riconosciuti come tali ed è stato rifiutata la richiesta di RMA. C'è un certo ostruzionismo a riguardo.
Alcune risposte probabilmente
scomode pare siano state cancellate sul forum internazionale.
Probabilmente si trovano a dover gestire una mole di lavoro inaspettata, sia per l'elevato volume di vendite, sia per le moltissime richieste di RMA dovute (sembrerebbe) ad una qualità scadente dell'assemblaggio dei primi esemplari prodotti e da difetti più o meno congeniti che hanno caratterizzato una non ancora ben precisata percentuale della produzione. Tutto ciò ha innescato inoltre una spirale di panico che ha dato luogo addirittura a RMA
preventivi, richiesti prima ancora di ricevere lo smartphone.