Gli studi che hanno portato a quel sensorino secondo me torneranno utili nella ricerca di sistemi di visione per ipo/non vedenti.
So che al momento la "retina artificiale" consente di distingere solo luci ed ombre, probabilmente per l'impossibiitā di mettere un soddisfacente numero di fotodiodi nell'area occupata dalla retina naturale.
Era anche stata presa la strada di usare speciali occhiali, visori in pratica, collegati via wifi ad un chip a sua volta collegato al nervo ottico in grado di tradurre il segnale in un "linguaggio a impulsi" riconosciuto dal cervello.
Forse uno dei problemi principali era ancora nella definizione raggiunta dagli occhiali. Questo nuovo sensore potrebbe dare una mano in tale direzione.
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Trattative felicemente concluse con domienico120, xbax88 ed engiel, ottimi e seri utenti.
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