E' davvero un periodo d'oro per i videogiochi, anzi, ancor meglio per chi li sviluppa e li vende. Da anni propinano la stessa minestra, porting a nausea, reparti marketing che spingono e vendono sulle ali dell'hype che generano. Praticamente le idee e la qualità, intesa come trama, originalità, coinvolgimento eccetera è passato ben oltre il secondo piano, tanto si vende lo stesso. E si vende bene, per forza è un periodo d'oro. Ribaltando il punto di vista per fortuna il periodo d'oro c'è davvero anche per i videogiocatori e si chiama ecosistema indie, una quantità mai vista e mai pensabile in passato di titoli a budget ridotto con effetti grafici inferiori ai tripla A delle grandi case ma che offrono idee e qualità. E per qualità vedi la definizione precedente.
Volersi paragonare a livello qualitativo a colossi quali Ubisoft o EA appunto, non è lusinghiero, io non lo farei. Sarebbe come se il produttore di un ottimo Soave equiparasse il suo vino al Tavernello.
Hermes
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