Quote:
Originariamente inviato da zappy
continuo a trovare preoccupante il fatto che anche i forni a microonde funzionino a 2.4Ghz.
e prima che qualche genio blateri di "potenza diversa" (ovvio, per quanto riguarda l'effetto termico), invito a riflettere sul microscopico livello di energia elettrica con cui funzionano le cellule in generale ed il sistema nervoso in particolare (e quindi l'effetto biologico).
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Beh, potrebbe essere una preoccupazione mal riposta. Che io sappia, non ci sono studi che dimostrino correlazioni causali tra wifi e cancro o altre patologie.
Quanto al parallelismo col microonde, non è semplicemente questione di potenza, bensì di densità di potenza. Ad ogni modo, è stato escluso da studi scientifici che si tratti di radiazioni ionizzanti.
L'unico studio che l'OMS ha esaminato come
potenzialmente valido ha dimostrato una quasi insignificante correlazione con dei casi di glioma, ma gli stessi reviewer sono molto cauti sulla bonta dello studio stesso, che presenta problemi metodologici che lo rendono poco robusto. Dai un'occhiata
qui.
Effetto Joule e ionizzante a parte, ad oggi non si conoscono altri modi di interazione tra campi elettromagnetici radio/microonde e cellule. Non significa che non ci sono, ma certo se non si nota/noterà alcun effetto sulla mortalità o sull'insorgenza di patologie che sia correlabile all'utilizzo di certe frequenze e a certe densità di potenza (e ad oggi, ripeto, non c'è evidenza di questo), non ci sarà nulla di cui preoccuparsi.