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Originariamente inviato da Redazione di Hardware Upgrade
L'aberrazione cromatica laterale, che consiste in una separazione dei colori provocata dal diverso percorso seguito dalle diverse componenti spettrali dell'immagine all'interno dell'ottica per effetto della diffrazione
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DISPERSIONE, semmai..

non diamo sempre la colpa alla povera diffrazione!
Non ho capito alcune cose sulla metodologia legata al MTF, che poi sono le solite cose che nessuno mai specifica nelle prove trite e ritrite sul web che si affidano bovinamente ai numeretti dell'Imatest..
1) Considerato che qualsiasi obiettivo può variare anche molto MTF50 (o 30 non importa è per farla breve) a seconda della distanza a cui viene messo a fuoco, riporterete questa distanza per le prove effettuate?
2) Se vi capita un obiettivo con una forte curvatura di campo (e sono comuni, potrei pure citare un marchio) come vi comportate? Cercate la massima nitidezza al centro? Cercate un compromesso per massimizzare la resa complessiva?
3) Tenete conto del fatto che un unico MTF
non distingue le differenze fra risoluzione saggittale e tangenziale?
L'astigmatismo è tutt'altro che trascurabile su molti obiettivi anche se spesso dimenticato nelle prove, al pari di altre aberrazioni come la coma (Lenstip è uno dei pochi che tratta almeno la coma e qualcosina d'altro: si distingue un po' dalla massa e a mio parere, per quanto non sia il migliore esempio, fan bene a portare una ventata di novità nell'approccio, invece che le solite menate di numerini presi senza cognizione dal programmino dell'Imatest).
Devo dire che trovo molto meno banale l'approfondimento alla parte colorimetrica per quanto sia un argomento forse ancor più intricato e coi delta che cambiano "ad ogni riunione" del CIE sia tutto poco standardizzato.