Scritto da: MIK - martedì 24 giugno 2014
Nest diventa open e condivide i dati utente con Google: arriva il primo attacco hacker
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Grandi novità per Nest dopo l'acquisizione di Google: il servizio diventa open, tra opportunità e grandi rischi
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Grandi novità per Nest e per i suoi utenti: dopo
l'acquisizione da parte di Google, l'azienda ha deciso di condividere i dati della propria utenza con il colosso di
Mountain View, consentendogli di migliorare notevolmente i suoi servizi anche in settori diversi da quelli che ci aspettiamo (la domotica, per esempio); al momento, non sappiamo bene quali saranno le
novità del servizio, ma le certezze che abbiamo fanno ben sperare.
Nest Labs - come forse saprete - ha creato i termostati intelligenti e i rilevatori di fumo -
uno di questi è stato reimmesso sul mercato proprio recentemente -: questi particolari dispositivi sono interfacciabili con gli smartphone e possono essere controllati in remoto; la novità di oggi, però, non sta soltanto nella comunicazione dei dati dell'utenza a Google quanto nel fatto che la piattaforma sia diventata open e potrà essere dunque sfruttata da sviluppatori e terze parti: manna dal cielo per Mountain View, visto che più utenti producono più guadagni con annunci pubblicitari correttamente impostati.
Nest diventa open, tra opportunità e rischi
Il fatto che Nest sia diventata open permetterà a Jawbone di interfacciare il suo
braccialetto con il termostato, e questo potrebbe consentire - sempre ipotizzando - di riscaldare la casa non appena l'utente si sveglia (parliamo di Jawbone ma possiamo parlare anche di
Samsung Gear Fit: sono esempi e nient'altro).
La situazione, ovviamente, ha anche i suoi svantaggi: proprio quando è stata annunciata la natura
open del servizio, un hacker - GTV -
ha comunicato di aver preso il controllo del termostato attraverso una
backdoor lasciata aperta in modalità recupero; insomma, aumentano i vantaggi ma aumentano di pari passo anche i rischi.
L'acquisizione di Dropcam
E non è finita qui per gli amanti della domotica: a queste belle novità dovete aggiungere anche
l'acquisizione di Dropcam per 555 milioni di dollari; l'azienda acquisita - come forse qualcuno saprà - offre hardware e software per la videosorveglianza, e questo potrebbe consentire all'azienda, ovviamente in collaborazione con Google, di realizzare pacchetti e soluzioni completi per la gestione di tutta la casa: non solo micro, insomma, ma anche macrodomotica.
La carne al fuoco è parecchia: speriamo che i fatti non deludano (e che si scongiuri qualsiasi altra intrusione indesiderata).
Fonte:
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The Wall Street Journal |
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