Scritto da: Francesco Lanza - venerdì 11 aprile 2014
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Facebook ripulisce il proprio feed da contenuti ingannevoli e spam, come clickbait e doppioni dello stesso link.
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Facebook ha deciso di dichiarare guerra all’ennesima categoria di persone, pagine e siti che sopravvivono sul suo ecosistema a scapito dei nervi degli utenti: chi posta
spam, si dedica al
like-bait o ripete la condivisione di link troppo spesso.
Se poniamo attenzione in particolare a quello che viene definito “like-bait” o “clickbait”, allora ci troviamo di fronte a un fenomeno che è dilagato negli ultimi mesi con velocità allarmante. Talvolta si tratta di singoli, talvolta di siti e servizi di news che generano contenuti apposta per renderli virali, di solito sfruttando titoli costruiti attorno a una formula che genera curiosità, oppure
immagini ingannevoli e vaghe, chiedendo sottoscrizioni e “mi piace”.
Un altro esempio sono quelle campagne di gradimento o mega-bufale iniziate da qualche fanatico o buontempone, che implorano l’attenzione e chiedono all’utente di condividere e mettere like “per il bene comune”.
Lo stesso genere di problema riguarda i link che vengono fatti circolare di frequente. Certe URL, sempre a causa della viralità, vengono ripetute anche troppo spesso, e fanno il giro di pagine che riciclano battute spiritose:
vecchi meme che tornano fuori ancora e ancora, irritando sempre di più l’utenza. Una casistica ancora più odiosa, invece, riguarda la
spam vera e propria: link e condivisioni del tutto ingannevoli che dirottano l’utente a siti carichi di pubblicità.
Facebook risponde con nuovi algoritmi
Facebook ha deciso di correre ai ripari e i miglioramenti che ha apportato ai suoi algoritmi dovrebbero dare la caccia automaticamente a questo tipo di contenuti, isolandoli e non rendendoli più popolari di altri in virtù del numero di click. Il social network, infatti, ha rilevato che i like-bait non rientrano molto nei gusti degli utenti a cui viene chiesto (a campione) di esprimere un parere sulla qualità della notizia. A parità di like e condivisione, i like-bait sono considerati il 15% meno rilevanti di altri link.
Facebook
lavora costantemente al proprio news feed, anche se le modifiche non sono spesso immediatamente evidenti. Speriamo che i cambiamenti promessi abbiano l’impatto che si meritano!
Fonte:
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