Scritto da: Francesco Lanza - martedì 12 novembre 2013
Stazione Spaziale Internazionale infettata dai malware, i russi e le chiavette USB
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Eugene Kaspersky rivela alcuni casi di infezione malware eccellente: la ISS e una centrale nucleare russa, entrambe colpite da chiavette USB infette.
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La
stazione spaziale internazionale ISS infettata da malware e
Stuxnet penetrato in una centrale nucleare russa? Se la notizia viene da Eugene Kaspersky, possiamo prenderla in considerazione.
Eugene Kaspersky (
nella foto), fondatore della famosa azienda di sicurezza informatica, è molto conosciuto per la propria personalità istrionica e per un carattere che definiremmo diretto, molto inusuale nel mondo degli sviluppatori software.
Dobbiamo a uno dei suoi
one-man-show alcune delle rivelazioni più interessanti sul mondo dei malware di quest’anno, e siccome stiamo parlando del 2013, l’
anno di Edward Snowden, direi che è davvero fenomenale.
Virus a bordo della ISS
Secondo le rivelazioni di Kaspersky, l’episodio di infiltrazione malware è avvenuto giusto prima dell’introduzione di Linux su tutti i laptop della base. Sulla ISS ci sono dozzine di portatili, sui quali girava Windows XP.
La voce che voleva tali sistemi infettati da virus è stata confermata da Kaspersky, e i responsabili sono gli scienziati russi, rei di aver trasportato a bordo chiavette USB infette. Il che è davvero ironico se ricordiamo
alcuni guai diplomatici del team Putin di qualche settimana fa.
Gli SCADA di bordo sono da tempo basati su Linux, e ora anche tutti i laptop - Non possiamo certo accusare la ISS di eccessive cautele.
Stuxnet sbarca in Russia
Ricordate lo scandalo Stuxnet? Questo malware, quasi
certamente creato da USA e Israele, era additato come uno dei crimini più gravi dell’intelligence a stelle e strisce prima di Snowden.
Studiato per penetrare nella struttura di arricchimento nucleare iraniana di Natanz, teoricamente avrebbe dovuto autodistruggersi, cosa che puntualmente non ha fatto a causa di vari problemi software. Secondo Kaspersky un’infezione del virus ha fatto la sua comparsa nell’intranet di una centrale nucleare russa, un sistema completamente distaccato da Internet. Nessuna sorpresa: Stuxnet è progettato per diffondersi tramite chiavetta USB.
Eugene Kaspersky ovviamente non diffonde queste storie come racconti da vecchio cacciatore di malware, magari sopra una bottiglia di Vodka mezza vuota: il suo scopo è dimostrare che non si è al sicuro nemmeno se non si ha nessun accesso fisico a Internet. Il suo lavoro, dopo tutto, è quello di vendere difese informatiche, e il mondo dell’enterprise e degli enti statali è quello più ansioso di proteggersi in questo periodo.
Foto:
Flickr
Fonte:
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International Business Times