E' vero, LBJ non mi sta molto simpatico: reputo che - per quanto fenomeno eccezionale - il suo atteggiamento non sia sempre allo stesso livello delle sue prestazioni. Questo non tanto per i modi di fare altezzosi (che possono pure 'gasarmi', invece), quanto per la sensazione che non sia un personaggio - a differenza di MJ - che faccia 'svoltare' la squadra in cui gioca. Meraviglioso solista, non mi pare però davvero un leader totale. E non mi esalterò mai per la sua decisione di andare a vincere a Miami, creando, quasi a tavolino,un super team con cui dominare.
Detto questo. NON ODIO LBJ e NON PRETENDO DI VALUTARE LA SUA DIMENSIONE EXTRA-PARQUET.
Preferisco Jordan, sì.
Non vorrei, in ogni caso, dilungarmi su queste OPINIONI che sono state inserite nell'articolo in modo pacato e rispettoso. Essenzialmente per 'bucare lo schermo' e non parlare solo di freddi dati.
Il giudizio sul gioco INFATTI non è per nulla connesso alla presenza di LBJ.
Per questo, debbo intervenire quando leggo che - a proposito del raffronto 'modalità carriera con MJ vs modalità carriera con LBJ' - avrei scritto "quella vecchia era meglio perché LeBron James non mi sta simpatico", non sono d'accordo: ho sostenuto - e sostengo - che ripercorre e rivivere eventi mitici sia maggiormente epico, rispetto allo scrivere un futuro proprio e 'inventato'.
E sarebbe stato lo stesso, anche se al posto di LBJ avessero messo un Durant, un Lillard, un Paul o chiunque altro.
Discorso analogo, anzi persino più 'pesante', quanto alla "caduta di stile": come già detto, ho citato la mia poca simpatia sportiva per LBJ (non odio, non avversione! Solo il non condividere alcune sue prese di posizione professionali... Solo qualcosa di 'sportivo', appunto) per 'personalizzare' l'articolo, per entrare maggiormente in empatia con il lettore (aka: stile chiacchiera 'sportiva' informale). E lo rifarei, perché la mia idea - quando scrivo qui e altrove - è quella di rivolgermi SEMPRE a persone vive e senzienti, da coinvolgere, non solo da informare. Perché, di nuovo, si badi bene: il mio non 'favorire' LBJ non ha NESSUN RIVERBERO SULLA VALUTAZIONE DEL PRODOTTO.
Anzi: l'inserire nei malus del gioco "LeBron James non è un mostro di simpatia" era per sottolineare l'assenza di limiti più seri (anche se posso concordare che questo 'doppio senso' può non essere stato molto chiaro).
Chiudo con un recap finale:
1 - non odio LBJ, ma non ne condivido numerose scelte SPORTIVE
2 - La sua presenza così marcata non ha assolutamente inficiato il giudizio sul titolo (che è, infatti, straordinariamente positivo).
3 - Spero che il tono fortemente risentito che ho percepito nei commenti, sia dovuto alla 'freddezza' del testo scritto: non credo, infatti, che ci siano gli estremi per essere così negativi. Se non altro alla luce della corrente spiegazione.