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Originariamente inviato da JackZR
Secondo me è semplicemente questione di logica e buon senso, se compro una cosa è mia e devo aver il diritto di poterla rivendere a prescindere da quanto l'ho pagata, impedirmelo va contro il diritto (costituzionale) di proprietà.
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Figuriamoci.
Ci sono nmila prodotti nominativi, non rivendibili e non rimborsabili (alcune tipologie di biglietti del treno, tanto per citare la prima cosa che mi viene in mente).
In un mondo ideale dovrebbe bastare che il consumatore lo sappia, il resto sono seghe mentali dei gruppi di difesa dei consumatori (pensavo che quelli tedeschi fossero meno fessi di quelli italiani, memore di fesserie come le crociate contro gli occhialini 3D, evidentemente mi sbagliavo).
Tra l'altro non capisco perché i consumatori che non rivendono i giochi (di cui faccio parte) debbano essere visti come consumatori di serie B ed essere costretti, in futuro, ad avere offerte meno vantaggiose su steam perché si dovrà pagare la "tassa usato".
Mi pare correttissimo che chi si piglia una versione scatolata debba poterla rivendere, ma per chi acquista solo su steam (e magari solo durante i saldi) questa causa è solo un male.