martedì 11 giugno 2013
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Smanettoni olandesi crackano le schede degli abbonamenti dell'autobus, mentre in Canada c'è chi pensa a gettare (potenzialmente) nel panico il traffico aereo generando voli "fantasma" con segnali GPS compromessi
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Roma - Gli smanettoni olandesi hanno una vera passione per i chip RFID contenuti nelle smart card degli abbonamenti ai mezzi pubblici, e l'ultimo "lavoro" di cracking in materia risulterebbe essere davvero alla portata di tutti: basta uno smartphone Android,
dice il rapporto, e il gioco è fatto.
Alla base sembra esserci il solito difetto di sempre, vale a dire la serie di popolari RFID Mifare prodotti dalla olandese NXP Semiconductors: i chip sono da tempo
sotto i riflettori per la loro naturale (in)sicurezza, e anche dietro l'ultimo caso di cracking ci sarebbe il loro zampino.
Nel caso specifico, il cellulare Android
viene usato in concomitanza con due app gratuite: la prima serve a decifrare le informazioni (malamente) protette dei chip RFID, mentre l'altra è necessaria per riscrivere il nuovo codice - presunto risultato del pagamento di un abbonamento che non è mai stato contratto - sul processore. Non è chiara la necessità di adoperare uno smartphone capace di supportare le comunicazioni NFC, nondimeno il risultato netto è che gli hacker possono viaggiare sugli autobus olandesi con abbonamenti virtuali senza spendere un centesimo.Un altro caso di hacking potenziale arriva dal Canada, e in questo caso più che di truffe a mezzo RFID si parla di potenziale caos nei cieli con le comunicazioni aeree completamente fuori controllo: Brad "Renderman" Haines, impiegato di supporto tecnico IT di giorno e hacker di notte, dice di poter modificare i segnali GPS - non cifrati e non autenticati - creando voli fantasma e
scatenando il panico. L'idea non è esattamente originale, mentre le autorità competenti continuano a
non essere interessate al possibile pericolo, denuncia Haines.
Alfonso Maruccia
Fonte:
Punto Informatico