Quote:
Originariamente inviato da andy45
Se vuoi che tutti abbiano accesso ad una tecnologia, qualunque essa sia, devi per forza di cose semplificare...altrimenti la lasci a pochi "eletti".
|
Beh, veramente ci sono esempi storici che contraddicono quanto da te espresso.
Il boom dei preistorici Commodore 64, Amiga e ZX Spectrum dimostrarono in primis come l'Informatica poteva e DOVEVA anche avere una dimensione domestica; l'avvento dei primi Intel 80286 (e successivi) confermò questa tendenza: l'Informatica poteva entrare nelle case e nelle famiglie.
Qual è la differenza rispetto ad oggi?
Che l'utente generico era agli albori dell'esplorazione dell'universo informatico perso tra giochi, chat, dos, basic e poco più.
Oggi l'utente generico è più formato (anche i ragazzini di dieci anni sanno usare un pc per le operazioni basilari), più smaliziato ed anche la stessa Informatica offre dei servizi/prodotti più vicini alla vita di tutti i giorni: dalla telefonata alla videochiamata, dal navigatore al mail client, dai social network ai siti settoriali.
Paradossalmente però questa "primaria formazione" nettamente superiore a quella delle generazioni passate (personalmente misi le mani sul mio primo computer a 14 anni con il Basic e il CP/M, oggi un bambino di 5 anni usa già la Nintendo, la PS ed altro ancora, io questa esperienza me la sognavo...) ha fatto si che l'universo informatico domestico si stia, sempre più, restringendo: fruizione materiale audio/video, socializzazione, comunicazione real-time e/o mail, casual game, consultazione. Punto.
Con queste condizioni, l'uso stesso del pc viene banalizzato, nel senso letterale del termine (perché debbo usare una piattaforma hardware potente e flessibile come il pc quando, per fare le stesse cose, posso usare un dispositivo immensamente più trasportabile, leggero e che non mi crei problemi tecnici vari?) e a questo mi riferisco quando parlo di "appiattimento": si è riusciti a banalizzare una delle invenzioni più importanti del genere umano, senza se e senza ma.