Via radio avrebbe la piena libertà di movimento, le difficoltà poi non dovrebbero essere tanto più grandi di un rov comandato via cavo. Inoltre il peso e la resistenza del cavo nell'acqua credo sia comunque un impedimento che a distanze abbastanza elevate potrebbe diventare considerevole.
I veri grossi problemi immagino dovrebbero essere:
- movimento e quindi collegamento elica-chi per lei con l'interno della struttura in vetro+acciaio
- tenuta stagna dello scafo a grandi pressioni
- prestazioni wi-fi con acqua di separazione
Ho trovato in un noto forum una risposta molto completa a proposito del wifi ammollo, che esclude il suo utilizzo.
Se posso linkarla
http://forum.roboitalia.com/showpost...99&postcount=5
La cosa è molto interessante, il wi fi convenzionale è inutile in questo caso da quanto vedo, ed aumentando di frequenza (speravo fosse il contrario) la penetrazione diventa più blanda. Per arrivare a grandi distanze quindi il wi fi è da escludere.
L'unica via di uscita è quindi approfondire il metodo citato da cama81 da quanto potrei dedurne.
Utilizzare la connessione via cavo taglierebbe la testa al toro ma una matassa di cavo da 500 m sarebbe una vera croce in ogni situazione di utilizzo.
Se qualcuno ha qualche idea...
mi sembra strano che non sono ancora riusciti a fare un rov radiocomandato con un raggio di controllo decente.