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Old 22-02-2013, 11:59   #13
Darkon
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Riporto i dati, e dicono quello. La frase non sottointendeva un mio essere d'accordo con la scelta musicale.
Questo mi è moooolto di conforto!

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Per molti la musica è quella e han ragione quanto noi, nonostante tutto.
Secondo me più che altro è che molti di quelli appassionati a quella musica hanno la sfortuna di non aver conosciuto nient'altro. Io mi sono arrabbiato innumerevoli volte perché a partire dalla scuola continuano a insegnare musica con il flauto senza nemmeno preoccuparsi di fare un minimo di storia della musica o di cercare di variare rispetto ai soliti 4 motivetti che tragicamente fanno imparare a memoria di modo che lo spartito sta lì davanti come fosse un mero abbellimento scenico.

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Suono da 25 anni e ne ascolto da ben di più.
Diamine questa non la sapevo... perché non ci linki se è possibile ascoltare qualcosa di tuo? E/o se hai un sito ufficiale... sarei molto curioso di vedere/sentire qualcosa del tuo gruppo.

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Il tuo disappunto è il mio vedendo quei nomi, ma i gusti sono gusti e se il grosso del pubblico ama quello... il mondo è bello perché è vario.
La mia paura sta proprio nel contrario. La musica è da sempre un mondo vario pieno anche di conflitti forti al contrario con il dilagare di questi software ma in generale di una discografia che crea l'artista dal nulla mi sembra di assistere a una cannibalizzazione dei gusti.
Mi spiego meglio: nei molto giovani specialmente vedo spessissimo un attaccamento morboso a uno stereotipo più determinato da una immagine di marketing che non legato a un particolare genere. La musica di per sé passa quasi in secondo piano al punto che molte canzoni pur se le ascoltano a ciclo continuo sono trattate quasi al pari di rumore di sottofondo con un totale disinteresse verso testi o armonie ma altresì un morboso desiderio di attaccamento al brand di modo che il gruppo XYZ non farà mai una brutta canzone.

Per restare in tema HWupgrade è un po' come quando si parla di schede video piuttosto che di altro e si presenta sempre X persone che sono talmente attaccate a un marchio rispetto a un altro da avere un desiderio talmente forte che tutti osannino quel marchio da non vederne i limiti.

Concludo... Oggi la discografia mi sembra tanto sulla falsariga di neo-religioni in cui della musica non interessa a nessuno ma si punta solo a creare giovani fanatici attaccati al brand del momento per poi liberarsene nel momento di calo dell'artista dopo qualche disco.
Emblematico è come oggi i concerti dal vivo di molti gruppi siano terribili e irriconoscibili rispetto al cd/mp3/webradio diventando estremamente poca cosa rispetto alla qualità vocale su supporto mentre tanti gruppi che nessuno segue fanno concerti spesso con mezzi quasi di fortuna veramente notevoli.

Mi auguro che prima o poi si riscopra la cultura di fare musica vera a prescindere dal genere dei gruppi. Ma che si torni ad avere musicisti e non figuranti.
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