Credo sia più che naturale che quando si sfida un giocatore umano, e non un mob del PC, ci si cali in un ambito completamente differente. Un conto è stare tranquilli a sfidare nemici manovrati dal Computer, con le loro azioni predeterminate, un conto è sfidare l'imprevedibilità umana.
Hai di fronte un qualcuno di paritetico, col quale puoi davvero confrontare le proprie capacità. E' uno stimolo in più.
Il problema è che da un lato in molti non ci stanno a perdere contro un altro essere umano (perchè non sanno perdere, perchè non è una sfida che ripeti all'infinito finchè non la superi o semplicemente perchè non si ha un'anima competitiva); dall'altro chi si impegna a fondo concentra tutte le sue attenzione sugli obiettivi da raggiungere.
Ed in questo caso, quando si gioca a squadre, è ovvio che l'avere compagni che non si impegnano al massimo, o che non riescono a rendere come dovrebbero, produce frustrazione. Perchè in questo caso il risultato dipende da tutti quanti.
Il realtà il discorso è complesso con parecchi risvolti da analizzare; riassumerlo in poche righe, od in un semplice articolo, è molto limitante.
Quando facevo GvG su GW1 ho avuto la fortuna di giocare con persone brave e molto alla mano; quando partiva il cazziatone in TS per un motivo o per un altro, tutti sapevamo (oddio, tutti tranne uno

) che non c'era alcun intento di insultare, che la cosa era semplicemente relegata al gioco e subito dopo tutti amici come prima: perchè sapevamo che quando si giocava bisognava tutti dare il massimo e cercare di migliorarci ogni volta. L'eventuale sfuriata aveva il solo scopo di tenere alta l'attenzione e favorire la giusta tensione.
Ed è un discorso che è giusto: quando ti capita di giocare insieme a giocatori che lo fanno tanto per fare numero, per provare o solo per il classico interesse iniziale, alla lunga diventa logicamente frustrante per chi quel tipo di gioco cerca di farlo con impegno.
L'intelligenza delle persone sta poi da un lato saper discernere tra il gioco ed i rapporti tra le persone, e dall'altro rispettare gli avversari qualunque essi siano. Molto dipende anche dal tipo di gioco e di conseguenza dalla comunità che attira: su GW il clima era molto buono sotto questo punto di vista, perchè era un gioco scevro da meccaniche di gioco amate dalla massa, e quindi ha attirato solo un certo tipo di giocatori (e le eccezioni, sarà un caso, erano nella maggioranza dei casi provenienti da team italiani

).
Poi certo, dato che io ho una scarsissima considerazione dell'intelligenza umana...