Il mondo e l'economia cambiano di nuovo, tornando in un certo senso a 50 anni fà. Dopo il periodo della speculazione in borsa e della delocalizzazione della produzione verso la Cina, come era prevedibile c'è bisogno di rimescolare le carte. Inizia a non essere piu' sostenibile una situazione in cui l'oriente lavora e l'occidente "commissiona" e lo dimostrano i crescenti tassi di disoccupazione sia nell'area EMEA che negli USA, a dispetto dei proclami dei politicanti di turno. Se foxconn aprirà fabbriche in USA lo farà soprattutto per le pressioni del governo americano, che anni fà chiese a Steve Jobs se avesse avuto intenzione di tornare a produrre in america. Adesso Jobs non c'è piu', magari i rapporti sono cambiati e i tempi sono anche piu' maturi ...
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