Io studio al Politecnico di Milano e nei nostri laboratori informatici abbiamo almeno un centinaio di Dell (computer fissi ovviamente). Questo per dire che in realtà la Dell fa grandi guadagni su un certo tipo di utenza, come le istituzioni pubbliche, le aziende di medie dimensioni ecc.: casi in cui si comprano decine di computer alla volta.
Questo ha secondo me due conseguenze:
- Gli standard di assistenza che la Dell offre sono molto elevati perchè calibrati su esigenze professionali e non casalinghe.
- La qualità dei componenti è in genere di alto livello e ben combinata. io ho comprato un Inspiron 8600 con uno schermo fantastico, un masterizzatore DVD Nec, un'ottima batteria Sony ecc. ecc. Per non parlare dell'estrema completezza del corredo software e della manualistica, che addirittura non mi ha fatto rimpiangere Apple.
Queste due conseguenze risultano vantaggiose anche al privato. L'estensione della garanzia è una scelta molto oculata, anche se non sempre uno ha la disponibilità economica per poterlo fare. io conto di farlo durante questo primo anno.
Detto tutto questo, secondo me ciò che mette molto a disagio nei confronti di Dell è che essa non ha consistenza fisica né umana.
La sua voce è quelle dei centralini, la sua assistenza e le sue sedi sono chissadove e via dicendo.
Dell è in questo anticipatrice di una tendenza generale dell'economia e della produzione che Rifkin ha ben descritto nel libro "L'era dell'accesso". Produrre solo ciò che viene ordinato, non avere magazzino, eliminare le filiali ed il radicamento sul territori, usare il web come veicolo di vendita e comunicazione e così via.
Quando si annulla il contatto umano si ingenera ansia, molte volte rabbia, rabbia per non potersi spiegare "a tu per tu", rabbia per essere costretti ad una scelta univoca, anche se tale scelta è sensata. Penso che tutti voi capiate ciò che intendo.
In questa luce comprendo perfettamente lo stato d'animo del nostro malcapitato che si vede rompere il computer 20 giorni dopo lo scadere della garanzia, e non può fare nulla se non sborsare un milione e mezzo sull'unghia, senza aprire bocca.
Questioni del genere vanno sempre sviscerate nella loro complessità: in questo piccolo episodio io ci leggo sia una semplice diatriba sull'assistenza (dove, in linea teorica, ha ragione Dell), sia una storia di "disumanizzazione" (passatemi il termine) dei rapporti sociali (dove chi ci perde è l'utente finale, che nulla può contro i Golia della situazione).
In conclusione, esprimo la mia solidarietà al malcapitato cliente.
Scusate per la lunghezza
Mauro.
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