Quote:
Originariamente inviato da raziel90
secondo me, arm sono buoni solo sui smartphone, basta e avanza il 32bit
Però dai tablet a salire ci vogliono processori X86
|
Non è detto, per il semplice motivo che gli ARM attuali sono ottimizzati per girare su piattaforme embedded e mobili, roba che deve consumare il meno possibile e dove non ci puoi mettere neanche un dissipatore.
Ma se AMD si mette ad ottimizzarli
per prestazioni pure, farà vedere i sorci verdi ad Intel.
Per rendere l'idea, il primo ARM in commercio (l'ARM2, 30000 transistor complessivi sul chip) era molto più potente degli 80286 implementati con processi produttivi e layout ottimizzati ad hoc (134000 transistor complessivi sul chip).
In altre parole usando la stessa tecnologia produttiva, sullo stesso chip su cui potevi realizzare un 286 potevi implementare
4 cpu ARM ognuna di esse più potente del 286.
Ora, sia gli x86 che gli ARM si sono evoluti e diversificati sempre più ma l'ARM continua a prevalere in termini di modularità ed "implementazione snella" a livelli che gli x86 non riescono ad arrivare.
Inoltre già l'anno scorso ARM ha rilasciato le specifiche ARMv8 (la versione a 64bit retrocompatibile con quella a 32bit) ed ha già annunciato che nel 2014 arriveranno sul mercato
le cpu a 64bit serie A50.
Da notare che continua con l'approccio hi-lo, ovvero con il core A57 che sarà
tre volte più potente di un core di quelli attuali (a parità di consumo) e con il core A53, con la stessa potenza di calcolo di un core attuale ma con
un quinto del consumo.
E quei due li sono i core "per smartphone", se AMD applica "al progetto di base" lo stesso trattamento delle cpu desktop/server (su la potenza di alimentazione, su il clock, cache enormi, con bus ampio e veloce, multicore come se piovessero) potrebbe tirarne fuori un chippone da paura.