Così a spanne, a regime, se la macchina termica produce lavoro L assorbendo una quantità di calore Q, la macchina frigorifera dovrebbe erogare alla sorgente calda la quantità di calore Q, che è la somma di un contributo Q', prelevato dalla sorgente "tiepida", e di un lavoro L' che è prelevato dalla macchina termica, e si sottrae ad L.
Per le solite implicazioni di termodinamica
Q > L
Q' < L'
con Q'+L' >= Q > L
andando a considerare i rendimenti si dovrebbe riuscire a capire quanta parte del lavoro (L-L') può essere effettivamente estratta. Nella migliore delle ipotesi, considerando rendimenti unitari, Q = L e Q' = L', per cui solo il 50% del lavoro della macchina termica può essere utilizzato. Nella realtà, le prestazioni dovrebbero essere ben peggiori, per cui è possibile che una macchina termica ad hoc, da sola, sia in grado di ottenere prestazioni migliori.
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