View Single Post
Old 02-06-2012, 20:10   #22206
Tasslehoff
Senior Member
 
L'Avatar di Tasslehoff
 
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Kendermore
Messaggi: 6660
Quote:
Originariamente inviato da felixmarra Guarda i messaggi
Per la cronaca quel post (che per inciso non è un contratto scritto...) parla di Google Apps che ha un costo di 40 €/anno per utente e ha degli sla scritti col sangue su un contratto.

[OT]Servizio che tra l'altro è un autentico colabrodo, almeno dal punto di vista del relay SMTP visto che il pool di smtp di GApps finiscono ogni 2x3 dentro le blacklist antispam più blande, conservative e usate che esistano in rete.
IBM Lotus Live è spanne sopra imho[/OT]

Quote:
Originariamente inviato da azi_muth Guarda i messaggi
Tasslehoff a proposito di sfighe...ma con i fulmini come si fa a proteggersi?

p.s.
Ovviamente la domanda non è assolutamente polemica. E' infatti solo dopo un fortissimo tempoaralle che mi ha bruciato tutto che ho deciso dilasciare la posta sopra i server di google...pur condividendo parte delle tue obiezioni.
Assolutamente nessuna polemica ci mancherebbe.
Beh partiamo dal presupposto che quello di cui stavamo parlando è un backup domestico per mailbox personali, pertanto è un po' irrealistico pensare di avere le stesse tutele di un datacenter, a meno di volersi accollare i relativi costi.
Comunque ci sono anche sistemi per tutelarsi da quelle casistiche, ups e prese filtrate assicurate non costano un patrimonio, trattandosi poi di sistemi a basso assorbimento non c'è nemmeno bisogno di puntare a modelli con batterie infinite, del resto un ups non è un gruppo elettrogeno, deve garantire uno shutdown pulito e filtrare in sicurezza.

Anche nel caso capiti il disastro tieni presente che è comunque un backup, è decisamente improbabile che contemporaneamente spariscano le tue mail dal server esattamente quando ti si fulmina il server di casa.

Attenzione però ad un dettaglio, può sembrare insignificante ma secondo me è fondamentale.
La sicurezza e il controllo di una procedura come il backup non va solo vista nei termini di esistenza del backup stesso, ma anche di consistenza del backup, nel fatto che il backup sia fatto in modo da essere utile.

A me è capitato di lavorare in tantissime aziende dove l'imperativo era "fare il backup" peccato che questo si traducesse in un becero passaggio radente sul filesystem catturando tutti i file delle directory interessate senza curarsi di cosa fossero, come ripristinarli, oppure anche banalmente se i file ci fossero tutti o se qualcuno fosse stato tralasciato durante il passaggio dell'agente di backup (IBM Tivoli Storage Manager, uno dei software di backup enterprise più blasonati ad es skippa i file che trova aperti o lockati, proprio non li copia...).

Uno dei vantaggi fondamentali del farsi un backup in proprio è anche questo, avere il controllo totale della procedura, sapere vita morte e miracoli di quel backup in modo da essere certi dalla sua consistenza e di cosa fare se qualcosa non va.
Poi il server può essere domestico, può essere una macchina in una farm, una virtual machine presso un provider quello che si vuole, ma il punto fondamentale è avere il controllo dei propri dati.
__________________
https://tasslehoff.burrfoot.it | Cloud? Enough is enough! | SPID… grazie ma no grazie
"Arguing that you don't care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don't care about free speech because you have nothing to say."
Tasslehoff è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso