Provo a rispondere io al tuo quesito (anche se è da un paio d'anni che non affronto più le complessità):
Suppongo tu sappia cosa sia un'equazione alle ricorrenze, quindi vediamo un attimo come interpretare la complessità della funzione qFloat().
Questa funzione ricorre su se stessa, quando il parametro passato è diverso da 1; in questo caso viene richiamata qFloat() decrementando di uno il valore passato.
Senza formulare una T(n) e svilupparla mediante unfolding, puoi già dire che sicuramente la tua qFloat è O(n), in quanto la funzione verrà richiamata un numero di volte (chiamate che effettuano operazioni elementari) pari al parametro che passi alla funzione meno 1, quindi O(n).
La notazione O-grande indica un limite superiore "lasco", ossia il tuo algoritmo non si comporterà mai peggio della classe di complessità a cui appartiene.
Se ci sono altre domande, chiedi pure!
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Trattative concluse positivamente con: - fibi85 - chiadoz - Jecko - Mara91 - TiViBi - j0h - raizen89 - Luk388 - davide_e_basta
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