[Come i più attenti lettori noteranno, le dimensioni del vano radiatori non sono affatto casuali: sottraendo infatti la dimensione verticale massima della struttura (56cm) alla lunghezza del supporto per 10pci (40cm) si trova esattamente la misura di 16cm, adatta ad inserire ogni tipo di radiatore presente sul mercato. Senza tali misure tutto il progetto risulterebbe impossibile da realizzare, ovvero si avrebbe la limitazione sull'integrare radiatori da non più di 120mm di altezza.]
Ho deciso di optare per la prima soluzione perchè mi piaceva avere un reverse hptx; in realtà questa scelta ha anche una motivazione più razionale dal momento che la posizione reverse permette di far rimanere il calore generato dalle schede video nella zona alta del case senza andare a surriscaldare le zone prossime alla cpu. Notare inoltre che la superficie radiante è posta in basso, nella posizione più lontana da tale calore.
Finora lo studio sulla disposizione dei vari componenti non ha incontrato ostacoli (volutamente tutto entra alla perfezione e non ci sono stati compromessi): tuttavia è stata omessa ancora l'implementazione di molte parti fondamentali!!!
In particolare la scelta di aver integrato i due radiatori sul fondo e di aver posizionato il supporto della scheda madre in quel modo fanno si che il lato posteriore sia completamente occupato e quindi non si abbia più la possibilità di integrare l'alimentatore nella consueta posizione.
Di conseguenza la zona di alimentazione del sistema deve essere messa nella parte anteriore della struttura; stesso discorso per la zona drives.
Andando a vedere la parte anteriore del case si nota come sia rimasto a disposizione un parallelepipedo di volume 21.5x40x16cm^3 al cui interno devono coabitare lo scompartimento dei drives e l'alimentatore.
Il mezzo migliore attraverso il quale gestire tutti i drive bay in modo ordinato rimane sempre e comunque il classico cestello: oltre a poter facilmente organizzare i vari drives uno sotto all'altro e minimizzare così lo spazio è straordinariamente versatile in fase di upgrade dove può essere richiesta l'estrazione e il reinserimento di un disco in modo agevole.
Ecco perchè
l'ipotesi 4) implica di mantenere il cestello in tale posizione e aver la possibilità di gestire fino a 5 drives, in piena sintonia con l'ipotesi 1).
Questa banale conclusione obbliga, o meglio aggiunge un ulteriore vincolo al possibile posizionamento dell'alimentatore. Tenendo conto che un alimentatore ATX standard è generalmente lungo 15-16cm se ne deduce che rientra perfettamente nello spazio sottostante il cestello.
(non è stato propriamente un caso dal momento che per ricavare la lunghezza di tale spazio basta sottrarre ai 56cm di lunghezza del lato i 40cm della mobotray)
La zona dell'alimentatore risulta così circoscritta dai 3 scompartimenti adiacenti: è vincolata superiormente dal cestello, inferiormente dai radiatori e a destra dalla mobotray. Verrà logicamente installato con la presa rivolta verso il frontale in modo che possa essere comodamente collegato tramite prolunga [se ne parlerò poi in corrispondenza del capitolo sul cablaggio]
Tuttavia non si è tenuto ancora conto di
3 fondamentali accorgimenti per questa zona:
1. il vincolo della mobotray limita a 16cm la lunghezza massima dell'alimentatore da poter installare (e generalmente gli alimentatori più potenti misurano 20-21cm) e questo contrasta l'ipotesi 1), soprattutto se si ha intenzione di integrare una configurazione estrema come 3-4 way SLI;
2. lo spazio è sufficiente al solo carter dell'alimentatore, non è stato contemplato spazio aggiuntivo utile per i cavi e questo è in contrasto con l'ipotesi 3);
3. poter monitorare con tester e quant'altro l'erogazione dell'alimentazione durante sessioni di gioco o benchmarks.