martedì 10 gennaio 2012
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Il provider Elisa ha iniziato a bloccare tutti gli accessi al tracker BitTorrent. Ma nella lista nera è finito anche il sito della versione finlandese di EFF. Intanto Anonymous minaccia ritorsioni, mentre spuntano le prime scappatoie
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Roma - Si era
arreso al verdetto della Corte Distrettuale di Helsinki, costretto a bloccare tutti gli accessi alla Baia più famosa del
torrentismo. Il provider finlandese Elisa ha ora confermato
l'inizio delle manovre d'oscuramento nei confronti di svariati domini legati al tracker The Pirate Bay.
Da
thepiratebay.org a
depiraatbaai.be, passando per gli indirizzi .net, .com e .org di themusicbay. L'ISP ha inoltre iniziato a
bloccare i vari indirizzi IP sfruttati dai server della Baia, finita nelle grinfie della
International Federation of Phonographic Industry (IFPI) per violazione massiva del diritto d'autore.
E nella
lista nera stilata dall'industria discografica è finito anche il dominio
piraattilahti.fi,
in realtà lo spazio online gestito dalla versione finlandese di Electronic Frontier Foundation (EFF). Un errore increscioso che ha scatenato le ire degli attivisti per la libertà d'espressione sul web.C'è chi ha comunque ribadito l'assoluta inefficacia delle misure di blocco a mezzo DNS apportate da Elisa su ordine del giudice. Gli utenti finlandesi di The Pirate Bay sarebbero in grado di
aggirare i sigilli grazie a domini alternativi ospitati su server operativi all'estero.
E sui blocchi finlandesi si è
abbattuta una frangia di Anonymous, che ha annunciato
azioni di ritorsione nell'operazione Tango Down. Il gruppo pare ora volersi concentrare in particolare su tutti quei paesi - ultimo la Spagna - che procedono con il soffocamento della Rete nel nome del copyright.
Mauro Vecchio
Fonte:
Punto Informatico