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Originariamente inviato da X360X
volevo chiarire la questione, non così scontata, del possedere una licenza d'uso (quello che acquistiamo noi) e del possedere la proprietà di un'opera intellettuale (quello che non sarà mai nostro)
Questo sminuisce anche la copia fisica, che è sempre una licenza d'uso, anche se comprende una scatola carina e magari non ha bisogno di DRM in vari casi.
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Esatto, altra cosa da chiarire però è che le licenze sui software scatolati senza necessità di connessione internet per funzionare resteranno a disposizione dell'utente teoricamente per un tempo illimitato, visto che nella pratica quotidiana è oltremodo improbabile che una Software House venga a bussarti alla porta per revocarti la licenza d'uso...
E' su questo punto che nascono le mie perplessità su Steam, ho come l'idea che i miei 240 giochi associati alla piattaforma valgano meno, molto meno, rispetto ai 30 giochi PSX che conservo come ricordo, e che all'occorrente possono funzionare di nuovo, quando e come voglio...