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Old 31-08-2011, 18:23   #8
gildo88
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Originariamente inviato da D4N!3L3 Guarda i messaggi
Invece sparare ai terroristi cattivi cattivi è giusto. Poi il bello è che in questi giochi ci sono tonnellate di nemici che sbucano da tutte le parti quando nella realtà gli attacchi sono molto più sporadici e di certo non ci sono orde di terroristi con il turbante che ti vengono incontro a mo di guerra antica.

Questo falso moralismo e questa falsa ipocrisia mi fanno ridere, se non volevano fare un gioco cruento che non trattasse di argomenti come questi facevano un gioco sulle farfalle e lo chiamavano butterflyeld non di certo sulla guerra.

La violenza non conosce mezze misure, uccidere (chiunque sia) è comunque un atto di violenza che sia dichiarato legittimo o meno.

Inoltre se vogliamo essere pignoli a mio parere si scatena molta più violenza in multiplayer dove si può provare una certa soddisfazione o ira nell'uccidere virtualmente avatar controllati da persone in carne ed ossa: è innegabile che ci siano giocatori che provino una certa sensazione di godimento "nell'umiliazione" inflitta agli altri player.
Nel singolo si spara a fantocci controllati da una CPU che tutto sono fuorchè nemici intelligenti anche se comunque si parla di violenza scenica.

Ad ogni modo quando mi faranno un singleplayer che ripercorra magari serie come Generation Kill, che sia free roaming, esplorativo, preveda tattica e scenari pressochè realistici in una campagna lunghissima allora potrò dire che sono soddisfatto sotto l'aspetto videoludico.
Quoto il tuo discorso in toto, è esattamente come la penso io. Se proprio dovevano essere coerenti dovevano dire "smettiamo di sviluppare giochi di guerra perchè sono violenti, e noi condanniamo ogni tipo di violenza. Da oggi in poi faremo solo giochi con i teletubbies". Rimangono ridicoli cmq, era meglio se tacevano.
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