17-02-2004, 11:02
|
#5
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Black Mesa
Messaggi: 72457
|
giusto per darti qualke numero
http://www.comune.firenze.it/servizi...m-premessa.htm
Quote:
Il museo è un luogo dove vengono esposte le opere d'arte, frutto della molteplice espressività umana, che devono poter essere viste e studiate nella migliore condizione possibile, ne consegue che la luce rivesta il ruolo di componente essenziale.
Affinché il patrimonio culturale di cui ancora disponiamo non vada perduto anzi tempo, deve essere profuso il massimo impegno al fine di consentire il pieno godimento dell'opera d'arte assicurando a questa, nel contempo, la massima protezione da danni di qualsiasi origine, non ultimo quelli da degrado fotochimico.
Si impongono quindi un certo numero di regole di conservazione; infatti la luce con le sue radiazioni, siano esse di origine naturale che artificiale, è una delle principali cause del processo di degrado cui gran parte di esse in varia misura, sono inesorabilmente esposte. Solo le pietre, le ceramiche e i metalli sono in genere poco sensibili alle radiazioni luminose, mentre tutti gli oggetti che contengono materie organiche, quali ad esempio pigmenti, materie coloranti, tinture e inchiostri, sono decisamente alterabili.
Sarebbe auspicabile che negli ambienti museali la luce naturale, in special modo quella solare, fosse assente o fortemente controllata.
Il sole infatti, oltre ad emettere radiazioni visibili, comunemente chiamate luce, produce radiazioni ultraviolette e radiazioni infrarosse.
Questa terna di radiazioni è difficilmente controllabile quando siamo in presenza di una finestra; l'esperienza insegna che le schermature delle aperture esterne con filtri ultravioletti o infrarossi, oltre ad essere particolarmente dispendiosa, produce un risultato relativo per la veloce perdita d'efficacia dei filtri stessi, in più restano da controllare costantemente le radiazioni del visibile che in un giorno d'estate superare valori d'illuminamento intorno ai 60.000 lux.
Inoltre, sarebbe parimenti auspicabile che prima di iniziare il percorso attraverso gli ambienti museali, ogni qualvolta la disposizione spaziale lo consente, fossero previsti alcuni ambienti filtro con illuminamenti decrescenti fino all'ultimo vano, antecedente le sale espositive, dove la luce sarà molto bassa; tenendo conto dello sforzo di adeguamento ottico del visitatore che proviene da un illuminamento medio esterno di 30.000 lux, è utile condurre gradualmente quest'ultimo ad un illuminamento ottimale stimato intorno ai 50 - 150 lux, evitando la fastidiosa sensazione di buio.
|
e un pdf con i fondamenti dell'illuminotecnica
http://www.naturacquario.net/lux/Osram-nozioni.pdf
cmq.. un range di 10-10.000 lux va bene anche per usi esterni in notturna se c'è la presenza di luminaria degna di questo nome
>bYeZ<
Ultima modifica di FreeMan : 17-02-2004 alle 11:08.
|
|
|