per pc effettivamente i giochi costano mediamente meno, si possono avere spesso in versione solo digitale e risparmiare un bel po, ma per console è diverso, i giochi costano di più, all'uscita costano dai 65 ai 70 (tra l'altro, quel 64,90 o 69,90 in economia ha un significato ben preciso, che non è il "fanno così per non dire 70", ma sono anche strategie di collusione, ndr).
spesso all'estero si risparmia, è vero, ma non tutti hanno a disposizione tempo per trovare offerte online, per ricevere spedizioni, portinerie, o la voglia di scocciare parenti e amici (e anche questo le aziende lo sanno, sempre in economia questo si chiama "discriminazione di prezzo", ndr): io sono uno di questi, mi rendo conto che comprando un gioco a 70€ ci smeno un bel po' rispetto a chi lo compra all'estero, ma sarò un romantico

ma mi piace andare in negozio, prenderlo IN ITALIANO (compresa la copertina) e portarmelo a casa senza sperare nella tempestività delle spedizioni. Ovviamente ho sempre scelto di fare così perchè, provate a vendere usato un gioco uk e un gioco ita! e qui il discorso torna col tema centrale della discussione...!
il mio parere è che con la pirateria questa manovra non c'entra un fico secco, è solo un modo, sempre parlando in termini economici, di estrarre tutto il surplus del consumatore! Anzi, io credo che a ben vedere possa pure essere una cosa che l'anti-trust possa, se non fermare, regolare!