Stiamo monitorando queste zone da sempre e non solo da oggi.
Al momento le scosse rimangono entro limiti abbastanza contenuti e i sismi hanno un ipocentro piuttosto superficiale (5-10 km di profondità),e questo è il motivo per cui vengono avvertiti dalla popolazione,ma sono comunque lievi: ricordo che la soglia di danno corrisponde ad una magnitudo di circa 5 (a seconda della profondità e delle misure anti-sismiche attuate nella zona considerata).
Non si possono fare previsioni sull'evoluzione dello "sciame" né sulla sua durata: direi che quelli più frequenti durano qualche mese.
Tengo a precisare,però,che il discorso in base al quale tali sequenze "lievi" escluderebbero la possibilità di un evento sismico più importante per il fatto che l'energia verrebbe rilasciata gradualmente non ha fondamento poiché ci sono modelli che,al contrario,mostrano che la probabilità di avere forti scosse aumenta.
Ma si tratta,ripeto,di "teorie": quello che posso dire è che,allo stato attuale delle nostre conoscenze,non è stato rilevato alcun nesso tra le due cose ed è quindi impossibile fare previsioni sull'andamento delle intensità dei fenomeni.
Ricordo,infine,che lo stato di allerta della Protezione Civile scatta con scosse di magnitudo superiore a 4.
Grazie
