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Originariamente inviato da wiri
Mickes, sai che di solito, leggendo in giro le tue recensioni, siamo sulla stessa linea. E in effetti, per la prima mezz'ora posso essere d'accordo sulla tua disamina. Poi però tutto il lirismo, la poetica ed i simbolismi (senz'altro presenti, te lo concedo) mi son parsi buttati lì, senza filo conduttore, senza capo nè coda, un melting pot troppo denso e corposo, a mio modo di vedere. Ma soprattutto, come dicevo, il problema principale è che il film non mi ha emozionato. Per nulla. Non c'entra una mazza, ma quanto a visionarietà mi viene in mente Inland empire: altrettanto anti-narrativo, disorientante e caleidoscopico, ma quando sono uscito dal cinema dopo aver visto il film di Lynch ero sfatto dalle tonnellate di input visivi ed emotivi (e non parlo di emozioni nobili e a buon mercato che ti fan scendere la lacrimuccia, anzi: una sorta di malessere, uno scombussolamento mentale difficile da catalogare, quasi che Lynch avesse parlato direttamente al mio subconscio bypassando la mia mente razionale). Beh, si vede che Malick non fa per me 
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non hai empatizzato col film e di conseguenza hai notato ed avvertito tutti gli eventuali difetti (perchè cmq di difetti ne ha, sennò non avrei dato 8,5) e non le emozioni che la pellicola vuole scaturire nello spettatore.
Il cinema è davvero incredibile

mi tiri fuori Lynch, ecco io il Lynch onirico non lo sopporto! dopo la visione di Mulholland drive ero di un nervoso..ma di un nervoso!!!

Inland empire è meglio che non lo guardo nemmeno, sennò vado dritto al manicomio
adoro invece The elphant man e Una storia vera. voglio cercare di riappacificarmi con lynch onirico se riesco, cmq, dopo 2 anni di cinema sulle spalle (quando vidi Mulholland) è ora. forse parto da Velluto blu.
Cmq la poetica di Malick nn ti aggrada, credo che su questo siamo quasi certi, dovresti provare con la sottile linea rossa.