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Originariamente inviato da Donbabbeo
No che non è un problema, se fossero progetti closed sarebbe un problema visto che ogni volta dovremmo reinventare la ruota, il fatto che sia tutto open-source elimina alla radice tutti questi problemi derivanti dalla frammentazione.
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Magari fosse così. In realtà la frammentazione è un problema perché porta diverse volte ad avere programmi o drivers che funzionano su una distro linux e l'altra no o addirittura su una versione sì e la successiva no (tipo 6 mesi dopo non 7 anni) e così via. Questo è dovuto alla mancanza di standard e a fork a volte insensati. Tutto ciò allontana sviluppatori di programmi e drivers (soprattutto closed e commerciali) dato che non possono rischiare che il loro lavoro funzioni oggi sì e domani forse no, qui sì e là forse no. Per fare un esempio banale (ma ne avrei anche altri) l'ultima macchina linux che ho assemblato pochi mesi mi ha fatto impazzire perché i drivers wifi funzionavano solo con certe versioni di kernel e solo con certe distro ma per il disco SSD avevo bisogno di un kernel diverso etc. Alla fine ho comprato una nuova scheda wifi ma anche lì ho dovuto cercare poi una distro linux specifica perché non funzionava con tutte. Alla fine, calcolando tutte le ore perse, mi sono reso conto che se in quelle ore avessi lavorato mi sarei pagato una licenza windows e avrei pure avanzato soldi... E uso Linux da diversi anni quindi non sono un principiante. E i problemi non sono solo con il wifi.
Linux ha bisogno di maggiori standard come nell'hardware dove puoi assemblare pc mescolando schede madri, schede video, moduli ram, alimentatori, hd etc. di qualsiasi marca (cioè "distro" ) senza problemi perché rispettano tutti gli stessi standard degli slot, dei connettori etc. Per esempio una scheda video Asus funziona ovunque, non solo su schede madri Asus. Quindi tanta scelta ma senza frammentazione perché seguono tutti lo stesso standard.
Purtroppo non si può sempre dire lo stesso di programmi e drivers per Linux. Finché sono open-source si possono facilmente riadattare e ricompilare ma per quelli closed-source? E anche per quelli open-source a volte hai problemi a trovare i programmi ricompilati meno popolari nelle repository. Certo, uno può ricompilarselo ma quanti sono in grado di farlo?
La scelta è positiva ma la frammentazione no.
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Cerchiamo di guardare oltre il proprio orto, è ovvio che TU, utente che sai assemblarti da solo un pc, non sei un utente medio. L'utente medio comincia ad avere difficoltà dopo la pressione del tasto start (qualcuno anche prima).
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Vero. Ma allora figuriamoci se poi l'utente medio deve scontrarsi anche con la frammentazione di Linux. Ovviamente non capita sempre però se succede è un problema, soprattutto per un utente medio. Già l'utente medio cambia difficilmente abitudini e ciò sicuramente non aiuta.