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Originariamente inviato da cerbert
Il dato di fatto è che tutte le nuove arti hanno vissuto un periodo "di gavetta estrema" in cui sono state viste come "intrattenimento da poco" e contemporaneamente da vigilare severamente per i possibili "infausti influssi" che potevano avere sulle "deboli menti" di coloro che ne erano i fruitori.
E' successo al cinema ed è successo al fumetto.
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Sono d'accordo con il tuo pensiero.
E' la solita vecchia storia della paura del nuovo, del non conosciuto.
Non passa in un lampo, è un processo. Se poi si parla di masse, e non di un singolo entrano in ballo le tempistiche neccessarie per superare le "inerzie" culturali affinchè maturi l'accettazione da parte dei più.
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non è che sia più spaventoso la sessualità... è semplicemente una cosa più intima
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Dipende da che accezione dai alla parola intimità... se la intendiamo come rapporto di vicinanza fisica e/o emotiva tra due individui direi che ci sono manifestazioni di violenza (di natura non sessuale) che c'entrano.
Comunque sì, io mi sono espresso male e ho sbagliato termine: volevo dire che in genere riscontro nella (nostra cultura, ad esempio) un tabù maggiore sulla sessualità che non sulla violenza. Poi magari mi sbaglio, ma ho questa impressione.