La risposta di Microsoft è in realtà molto più aritcolata del "So what" citato.
La spiegazione che viene data da Microsoft sul comportamento evidenziato da Google è che tra i più di mille parametri utilizzati per ottimizzare le ricerche tramite Bing ci sono anche i dati anonimi che provengono dall'utilizzo che gli utenti fanno della Bing Bar. La raccolta di questi dati, autorizzata esplicitamente dagli utenti, può portare a corregere il comportamento del motore di ricerca e quindi a spiegare quanto "denunciato" da Google.
Trovate tutto qui: http://www.bing.com/community/site_blogs/b/search/archive/2011/02/01/thoughts-on-search-quality.aspx
In realtà la reazione piccata di Google potrebbe essere interpretata come un inizio di "nervosismo" nei confronti dell'avversario...
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