supercondesatori
Il contensto di utilizzo di questi supercondensatori ha più senso nell'ambito automotive, dove ne metti uno (o più) a fare da supporto alla batteria, nelle situazioni di start&stop, oppure di ibrido, dove la batteria fa sì da scorta primaria, ma viene sollecitata con valori di corrente meno intensi, o comunque costanti, mentre il condensatore si prende le botte di corrente in entrata o uscita, a seconda che sia una ripartenza, o una frenata. La Citroen (e il gruppo PSA) sta lavorando su questa tencologia, potrebbe portarla su strada già con la nuova C4 (ovviamente non questi supercondesatori, ma l'idea è questa) in versione Start&Stop, che su motori diesel, chiede correnti di spunto ancora più elevate. Stressi di meno la batteria, e ti dura di più... mentre il condensatore fa da "molla" e di solito, non si rompe facilmente. Tra l'altro a tensioni più basse, si aumenta (se non sbaglio) la densità elettrica, oltre all'intensità di corrente.
Sul pc, o cellulare, non te ne fai niente, ma su un UPS già ne trovi utilità, visto che con le variazioni di carico, specie se un po' intense, tendono a soffrire o andare in protezione (per non parlare del filtro sull'esterno, specie contro i fulmini, magari lo assorbe e lo riconverte, invece di limitarsi a filtrarlo e salvarti il pc).
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