Quote:
Originariamente inviato da keroro.90
sul rame ok...ma che manodopera c'è su una scheda madre?molto vicina allo zero., al massimo c'è l'operatore che carica i circuiti da stampare, sempre non sia anche questa cosa robotizzata...
|
Una scheda madre cosi come un pc non è composta solo di rame ma di decine di altri elementi: "condensatori plastiche" ecc ecc alle cui spalle c'è un'enorme catena produttiva, fatta di industrie chimiche e di lavorazione delle materie grezze che impiega milioni di lavoratori sottopagati ed esposti senza protezione alcuna alle peggiori schifezze chimiche esistenti.
Tutto questo in paesi dove le norme contro l'inquinamento ambientale sono per lo più inapplicate se non addirittura inesisenti per ragioni di costi.............
E le fabbriche sversano nei fiumi e nell'aria ogni porcheria possibile ed immaginabile senza nessun trattamento.
Fiumi popolati da milioni di poveri disperati che li usano per coltivare, per bere, per lavarsi...
Perchè produrre tenendo conto di concetti come un salario dignitoso, la salute dei lavoratori, le norme anti-inquinamento e il rispetto dell'ambiente, costerebbe come qui in europa.......... infatti è per questo che le nostre fabricche delocalizzano
perchè i prodotti made in cina o made in india non sono gravati dal costo umano o ambientale, questi costi li facciamo pagare agli altri.
Ma è un meccanismo perverso che non puo' durare per sempre e prima finisce meglio è....... Non solo per loro ma anche per noi perchè il prezzo della delocalizzazione produttiva la paghiamo anche noi occidentali sottoforma di disoccupazione, precariato di massa, e il livellamento verso il basso di tutti salari attraverso il ricatto:
-" o cosi. o chiudiamo trasferendo la fabbrica all'estero"
Ti immagini quanto costerebbe il "made in cina" o il "made in india" se l'industria cinese o indiana dovesse tenere conto anche solo dei 100.000 (centomila..) morti in incidenti sul lavoro all'anno solo in cina?
O se l'industriale occidentale che delocalizza in cina, o india dovesse rifondere come qui in europa i milioni di cinesi e indiani morti per cancro e patologie polmonari per aver lavorato 15\20 anni nelle sterminate concerie, industrie chimiche, tessili, metallurgiche, e minerarie, senza alcuna protezione nè norme anti-infortunistiche, e a ritmi di lavoro da schiavi?
Tanto per capirci la Thyssen Krupp dovrà pagare alle famiglie dei 7 operai morti bruciati vivi 13 milioni di euro.... poco meno di 2 milioni di euro a testa e si parla solo del parziale risarcimento in sede civile poi ci sarà anche il processo penale dove l'azienda pagherà ancora, e i responsabili verranno condanati anche penalmente...
Se lo stesso identico incidente si fosse verificato in una fabbrica delocalizzata in cina o india nel 99,9% dei casi non ci sarebbe neppure stato un processo...
Avrebbero chiuso la faccenda con un migliaio di euro a testa alle famiglie e stop, e forse neanche quello.
Capisci cosa intendo dire?