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Old 18-01-2011, 18:37   #24
roccia1234
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Iscritto dal: Jun 2006
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Originariamente inviato da Okiya Guarda i messaggi
Questa volta il problema è facebook, perchè la mia privacy è gestita da altri.
Se tu hai il mio numero sul tuo iphone e sincronizzi la rubrica con facebook (cosa fattibile senza nessuna app aggiuntiva), l'app ti chiederà l'accesso ai tuoi dati (che verranno condivisi con fb).
In quei dati c'è il MIO numero.
Questa cosa non la sapevo. Non ho un iphone e FB lo uso solo per organizzare qualche evento tra amici, evitando di spendere una vagonata di soldi in messaggi/telefonate.
Effettivamente questo potrebbe essere un problema per la privacy

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Originariamente inviato da MiKeLezZ Guarda i messaggi
Penso che questo sia un problema gravissimo che prima o poi dovremmo affrontare.
Pensa se tu avessi una figlia minorenne che involontariamente nel registrarsi su facebook (e ora che ci sono gli smartphone ciò è possibile con due click, in un momento di noia mentre si aspetta un sms di amici) fornisca dati personali e li renda accessibili a chiunque (o solo agli amici, e poi non controlli le amicizie da accettare)...
Tenendo presente che lo farà di nascosto da te, o comunque hai il dovere di rispettare la sua privacy non andando a ravanare nel profilo.
Il problema è certamente la persona, ma certe possibilità non dovrebbero essere date da principio, e proprio perché il problema è la persona.
Non puoi dire "è pericoloso per qualcuno -> proibiamolo a tutti". Perchè se ragionassimo così, dovremmo vivere in campane di vetro. Un coltello può essere usato per tagliare bistecche o per ammazzare la gente o ci si potrebbe far male. Ovvio che dato in mano ad un bambino di 2 anni, questo al 99% si taglierà, ma i genitori (con almeno un neurone sano) non danno un coltello ad un bambino di 2 anni. Stessa cosa per facebook. Non sono uno che crede che il pargolo vada controllato a vista 24 ore al giorno, ma per alcune cose che possono essere pericolose (per qualunque motivo, più o meno serio) il genitore ha l'obbligo di intervenire, anche se ciò va a ledere la privacy del figlio minorenne.
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